WhatsApp: da oggi inizia la rivoluzione
Entrano in vigore oggi i nuovi termini di servizio di WhatsApp: sulla piattaforma di messaggistica arrivano interoperabilità e nuove regole per canali ed età minima
Oggi, 11 aprile 2024, entrano in vigore dei nuovi termini di servizio di WhatsApp, una pietra miliare dovuta all’adozione dei regolamenti europei Digital Services Act (DSA) e Digital Markets Act (DMA). Queste modifiche apportano innovazioni significative per gli utenti, trasformando potenzialmente il modo in cui interagiamo con l’applicazione, ampliandone le funzionalità e, purtroppo, incidendo anche sulla sua sicurezza.
Gli utenti di WhatsApp nei giorni scorsi hanno ricevuto notifiche in-app che li informavano sul prossimo cambiamento dei termini di servizio, effettivo da oggi. Tra le novità in vigore da oggi una è di sicuro quella più significativa: l’introduzione dell’interoperabilità, che permette lo scambio di messaggi tra utenti di WhatsApp e quelli di altre app di messaggistica.
Interoperabilità su WhatsApp
A partire da oggi, almeno in teoria, sarà possibile per gli utenti di WhatsApp comunicare con quelli di altre app. Tuttavia, nessuna app ha ancora manifestato interesse all’interoperabilità e alcune di esse, come Telegram, Signal e Threema, hanno già dichiarato pubblicamente che non intendono sfruttare interoperabilità di WhatsApp.
Tutte e tre queste piattaforme hanno affermato che, per permettere ai loro utenti l’interoperabilità con quelli di WhatsApp, dovrebbero adattare i propri standard di sicurezza a quelli di WhatsApp che, a loro dire, sono inferiori e non sufficienti.
L’interoperabilità è frutto dei nuovi regolamenti europei, che obbligano i leader di mercato (in questo caso, WhatsApp) ad aprire le loro piattaforme agli attori minori, i quali, però, non sono tenuti a ricambiare.
I Canali su WhatsApp e la Privacy
Un’altra innovazione nei termini di servizio riguarda i Canali, un recente formato di comunicazione “da uno a molti” introdotto da WhatsApp, ma già usato da tempo dagli utenti di altre piattaforme, come Telegram.
Gli utenti saranno informati su come vengono applicate le linee guida dei Canali, su come segnalare i contenuti che ritengono inappropriati e su come contestare le decisioni prese dagli amministratori, nonché sulle modalità di suggerimento dei Canali.
La questione chiave qui è capire su quali basi WhatsApp suggerirà nuovi Canali di interesse per ciascun utente, e non mancano gli interrogativi su privacy e raccolta dati.
Trasferimento dei Dati negli USA
Una parte fondamentale dei nuovi termini di servizio riguarda il trasferimento dei dati degli utenti UE verso server negli USA.
WhatsApp si baserà sul nuovo EU-US Data Privacy Framework, approvato a luglio 2023 ma oggetto di critiche da parte degli attivisti per la privacy, specialmente per la possibilità che i dati trasferiti possano essere accessibili ai servizi segreti americani, sebbene in modo “limitato e proporzionato“.
Età Minima per l’Uso di WhatsApp
I nuovi termini di servizio, infine, introducono anche una modifica all’età minima richiesta per utilizzare WhatsApp, abbassandola dai 16 ai 13 anni per uniformare globalmente i requisiti di età degli utenti.