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SICUREZZA INFORMATICA

Windows, il codice rubato funziona ed è pericoloso

Il codice rubato di Windows è stato compilato e si è scoperto che funziona, ecco quali sono i rischi per gli utenti

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codice sorgente Fonte foto: Shutterstock

Di qualche giorno fa la notizia della pubblicazione online su 4Chan del codice sorgente di Windows XP e di Windows Server 2003, che ha fatto il giro del mondo e ha acceso i riflettori sui possibili rischi per la sicurezza degli utenti delle versioni più recenti di Windows.

Rischi derivanti da fatto che, se quel codice è veramente quello di Windows XP e di Windows Server 2003, gli hacker potrebbero trovare al suo interno più di una linea che è stata “ereditata” dagli OS Microsoft più recenti. Chi ha in mano il codice sorgente di un sistema operativo, infatti, può farci sopra tutti gli esperimenti che vuole, comprese le simulazioni di attacco hacker. E se parte del codice rubato è presente anche in Windows 10, allora è possibile che un attacco simulato e riuscito su Windows XP o Server 2003 possa andare a buon fine anche su Windows 10. Ma c’è davvero questo pericolo?

Il codice rubato funziona

Dopo il “leak” il codice ha iniziato a girare senza controllo anche attraverso i forum dove si incontrano programmatori e hacker. La circolazione del codice, al momento, non è nemmeno stimabile nelle sue dimensioni tanto che la stessa Microsoft a caldo dichiarò “Stiamo indagando sull’accaduto“.

Ora emerge che quel codice funziona: un programmatore, che ha anche un canale YouTube dove si fa chiamare NTDEV, lo ha compilato e ne è venuta fuori una copia quasi completa di Windows XP e di Windows Server 2003. Entrambi i sistemi operativi, compilati in un week end da NTDEV, funzionano anche se sono incompleti.

I rischi del codice rubato

Oggi nel mondo i computer che usano Windows XP sono meno del 2%, quindi il rischio di attacco diretto c’è ancora, ma le conseguenze non sarebbero molto gravi. Certamente però, qualora saltasse fuori qualche vulnerabilità di Windows XP sfruttabile, allora gli hacker si fionderebbero su quei computer obsoleti per cercare di usarli per diffondere virus o lanciare altri tipi di attacchi.

Più preoccupante, ma più difficile da valutare, è l’ipotesi che parte del codice di Windows XP o di Windows Server 2003 possa ancora sopravvivere nei sistemi operativi più recenti di Microsoft. Non è una ipotesi che è possibile escludere del tutto.