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Il pezzotto crescerà, ecco perché

Un sondaggio americano offre illuminanti spunti di riflessione sul pezzotto, su chi lo usa e perché: Piracy Shield potrà arginare il problema o la pirateria vincerà?

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Le piattaforme di streaming costano sempre di più a causa del pezzotto, o il pezzotto cresce perché le piattaforme di streaming costano sempre di più? Nessuno può rispondere a questa domanda, ma i sondaggi tra gli utenti possono darci delle informazioni utili a capire cosa potrebbe succedere in futuro.

Se è vero, com’è vero, che il mercato europeo dello streaming sta diventando sempre più simile a quello americano, allora non ci sono buone notizie per Netflix, Amazon Prime Video, Disney+, DAZN e tutte le altre piattaforme: molto probabilmente il pezzotto è destinato a crescere, con o senza Piracy Shield e sistemi di repressione simili.

Pirateria: il sondaggio di Cordcutting

Cordcutting è un giornale online statunitense dedicato alla TV in streaming, con un buon seguito di pubblico. Ha svolto un sondaggio tra 988 americani adulti, chiedendo loro se nell’ultimo anno avevano guardato materiale illegale e, se l’avevano fatto, perché.

I risultati sono, per le piattaforme, allarmanti: oltre un terzo degli intervistati ha ammesso di aver guardato contenuti piratati almeno una volta, ma questo dato ne nasconde uno molto peggiore.

Andando a vedere le risposte per fasce d’età, infatti, si scopre che il 76% dei ragazzi della generazione Z (18-27 anni) ha usato il pezzotto, contro il 67% dei millennial (28-34), il 41% della generazione X (44-59 anni) e appena il 28% dei baby boomer (60-78).

In altre parole: più si è giovani, più si guarda il pezzotto e man mano che i baby boomer ci lasceranno la percentuale degli utenti inclini a guardare film, serie TV e partite tramite piattaforme illegali è destinata a salire.

A conferma di tutto ciò c’è un altro dato proveniente dal sondaggio: l’11% degli intervistati ha dichiarato che non usa il pezzotto perché non sa come si fa.

Perché si usa il pezzotto

L’indagine di Cordcutting cerca anche di capire per quale motivo gli americani guardano le piattaforme illegali. Le risposte, anche in questo caso, sono illuminanti.

Il 36% degli intervistati ha dichiarato di averlo fatto anche perché voleva guardare un solo film, senza pagare un intero abbonamento.

Il 35% ha dichiarato che i servizi di streaming sono troppo costosi. Il 31% ha dichiarato che il contenuto guardato illegalmente non era disponibile in modo legale nella sua area geografica.

Il 17% ha dichiarato che non voleva guardare le pubblicità, mentre un altro 17% voleva guardare il contenuto prima possibile, senza aspettare che fosse disponibile legalmente sulle piattaforme di streaming.

Il pezzotto vincerà?

Questi dati riguardano esclusivamente il mercato americano dello streaming, perché Cordcutting non ha inserito utenti europei nel suo sondaggio. Ma sono comunque dati molto significativi, visto che i due mercati sono sempre più simili e, anche in Europa, il pezzotto è un problema che esiste e che potrebbe crescere.

Anche in Italia, d’altronde, i prezzi delle piattaforme di streaming sono costantemente cresciuti negli ultimi anni. Anche in Italia è arrivata la pubblicità negli abbonamenti più economici. Anche in Italia le piattaforme stanno iniziando a bloccare la condivisione delle password.

Ma, soprattutto, anche in Italia tutto ciò non cambierà a breve: le piattaforme hanno tutte intenzione di continuare su questa strada. Il pezzotto, nel frattempo, diventerà “comprensibile” e utilizzabile da un numero sempre maggiore di utenti, che saranno sempre più nativi digitali e “smart“.

La sfida per le piattaforme, quindi, è enorme e l’esperimento italiano del Piracy Shield potrebbe realmente fare scuola in Europa. Ma, forse, potrebbe non risolvere affatto il problema.

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