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SCIENZA

Un'invasione di zanzare sta mettendo in difficoltà l'Argentina: cosa c'entra la crisi climatica?

Allarme zanzare in Argentina, dove si diffonde il virus Dengue: tutto a causa dei cambiamenti climatici, che trasformano le abitudini degli insetti

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La vita in Argentina è tutt’altro che facile in questo periodo storico. Al di là della questione economica, che sta mettendo in crisi milioni di famiglie, occorre parlare dello stato sanitario e ambientale del Paese.

Buenos Aires, presa come esempio per indicare la quasi interezza dell’Argentina, è presa d’assalto da uno sciame di zanzare gigantesco. Ciò si lega alle alte temperature e al clima piovoso. Il clima ideale per la proliferazione di insetti, che in questo caso portano con sé il virus Dengue, per il quale oggi si registrano migliaia di casi.

Invasione di zanzare a Buenos Aires

Emblematica l’esperienza diretta di Mauricio Ríos, 52 anni, impegnato da due decenni nella pulizia della metropolitana di Buenos Aires. Si è ritrovato dinanzi un vasto e ben rumoroso sciame di zanzare, che creava di fatto delle nuvole scure su tutta la lunghezza della banchina della stazione di Piedras. Il filmato che ha registrato è divenuto rapidamente virale, mostrando lo sciame crescere in volume di minuto in minuto. Poco dopo l’uomo è scappato e ha dato l’allarme, avviando la procedura di chiusura d’emergenza della stazione.

“Gli insetti scendono qui in estate, solitamente. Sono attratti dalla luce ma non è mai accaduto in un numero tanto elevato. Sono riapparsi il giorno dopo e non ho idea di cosa stia accadendo. Da quanto visto al notiziario, però, questo non è l’unico posto in cui sta succedendo”.

Argentina tra insetti e Dengue

L’Argentina si ritrova a vivere una condizione senza precedenti. Una vera e propria invasione di zanzare, ritenuta responsabile del picco di Dengue registrato nel Paese. La malattia infettiva è infatti portata dalla specie Aedes aegypti.

Dall’inizio del 2024 i casi di Dengue registrati nel Paese hanno superato quota 70mila. Un aumento del 2.153% rispetto allo stesso periodo del 2023. Quasi 50 persone hanno già perso la vita e il sistema sanitario prevede un peggioramento nel corso delle settimane.

Esiste un legame molto forte tra questa condizione atroce e il cambiamento climatico. Lo ha spiegato l’epidemiologo Hugo Pizzi, responsabile del Centro di malattie tropicali dell’Università di Cordoba. Alla base di tutto ciò c’è un’impennata delle temperature nel Paese. Un fenomeno che definisce “tropicalizzazione”. Tutto ciò comporta anche un aumento enorme delle piogge fuori stagione.

La trasformazione del clima ha generato le condizioni ideali per la proliferazione delle zanzare, con tutte le conseguenze del caso. Basti pensare che ora questi sciami compaiono nell’area meridionale del Paese, dove 25 anni fa era totalmente impensabile. Una condizione che massacra l’uomo ed è al contempo opera sua.

Tutto ciò genera un effetto a catena, che ha risvolti anche finanziari. Basti pensare che il costo del repellente per zanzare è aumentato del 170% da dicembre. Conseguenza soprattutto del fatto che il neo presidente Milei ha svalutato il peso del 54% ed eliminato i controlli sui prezzi. Ad aprile 2023 è stato autorizzato un vaccino in Argentina contro la Dengue, prodotto da un laboratorio in Giappone, Takeda. Una protezione totale che però prevede un costo eccessivo per la maggior parte della popolazione. Una condizione che preoccupa in parte anche l’Italia. Si attendono i mesi caldi del 2024 per comprendere l’effettiva portata della zanzara Tigre, che in Italia potrebbe scatenare alcuni casi di Dengue, si spera limitati. La trasformazione climatica del nostro Paese deve però porci in uno stato di preallerta.