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Apple car, cosa ne pensa l'analista Kuo

Il noto analista Ming-Chi Kuo spegne i sogni degli Apple fan: l'auto elettrica a guida autonoma della mela morsicata non arriverà nel 2024 come previsto da Reuters.

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apple car Fonte foto: withGod / Shutterstock

L’Apple Car potrebbe arrivare già nel 2024, o forse no. A dirlo, dilatando i tempi previsti dall’agenzia di stampa britannica Reuters solo pochi giorni fa, è Ming-Chi Kuo, analista esperto in tutto ciò che riguarda Apple, che ha spostato in avanti l’asticella al 2028, annus mirabilis per la prima quattro ruote di Cupertino sul mercato internazionale.

È di meno di una settimana fa la notizia del ritorno in auge del progetto Apple Titan che, secondo Reuters, potrebbe portare in strada la prima auto di Cupertino già nel 2024. Del veicolo di Apple, però, si parla ormai da anni anche se è solo dal 2014 che l’idea sembra aver preso una forma più concreta, passando da una teoria a un progetto vero e proprio. Eppure, dopo il licenziamento di massa datato 2018 del team capitanato dall’ex Tesla – e già ex Apple – Doug Field sembrava ormai essere acqua passata. Nonostante ciò, secondo l’agenzia di stampa i tempi sarebbero sufficientemente maturi per una Apple Car con batteria monocell simile a quella di uno smartphone; nonostante ciò, Kuo sembra non concordare. E ha le sue buone ragioni.

Apple Car, quali sono i problemi secondo Kuo

Secondo Kuo, i problemi alla base della realizzazione della prima Apple Car sono fondamentalmente tre. Si tratta dell’incertezza relativa ai tempi di lancio, alle specifiche tecniche del veicolo e dall’individuazione dei fornitori – visto che è già certo che non sarà Cupertino a impegnarsi nella realizzazione dei veicoli finali – e, in ultimo, il grado di competitività acquisito da Apple nel settore delle auto elettriche e delle auto dotate di pilota automatico.

Non sarebbe dunque scorretto, secondo Kuo, immaginare la prima Apple car su strada non prima del 2028, mentre per avere un quadro completo sulle caratteristiche tecniche bisognerebbe attendere almeno un paio di anni, in un periodo che va dal 2023 al 2025, data che potrebbe dare il via alla realizzazione vera e propria dei primi modelli da portare in strada. Tempi lunghi, dunque, che potrebbe costare molto a Cupertino sia in termini di progettazione che di produzione, completamente delegata all’esterno.

Apple car, in ogni caso sarà un successo? La storia dice di no

In passato, Apple ha già dimostrato di essere rimasta con un pugno di mosche in progetti che, almeno sulla carta, sembravano avere un ampio potenziale. È il caso di HomePod, lo smart speaker di Cupertino. Anni luce dietro ai suoi diretti competitor come Echo di Amazon o tutta la gamma di Google Nest, è uscito recentemente dai progetti in sviluppo fino a nuovo ordine.

In un settore in costante evoluzione come quello dei veicoli elettrici e con guida autonoma, assegnare la vittoria ad Apple prima ancora di scendere in campo potrebbe essere l’inizio di un percorso verso il disastro. Per Kuo, Cupertino è indietro di almeno 5 anni rispetto ai suoi rivali, Tesla e Waymo su tutti. Nonostante l’ottimismo mostrato da grandi istituti bancari come Morgan Stanley, la spinta verso l’innovazione che ha sempre caratterizzato la Mela morsicata potrebbe non bastare sulla lunga distanza.