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Twitter, Elon Musk minaccia: così può saltare tutto

L'acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk è sempre di più una telenovela: il magnate chiede spiegazioni su bot e account falsi ma, secondo molti, non vuole comprare realmente

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twitter elon musk Fonte foto: Sergei Elagin / Shutterstock

La domanda che si stanno facendo un po’ tutti, in queste ore a Wall Street, è: “Ma Elon Musk, la vuole comprare ancora Twitter oppure no?“. Detta così è un po’ brutale, certo, ma il succo del discorso è proprio questo: Musk, dopo aver formalizzato una poderosa offerta da 44 miliardi di dollari per comprare l’intera Twitter e toglierla dalla borsa di New York, infatti, sembra cercare scuse per non comprarla più.

L’ultima è un ultimatum: o Twitter dimostra, dati alla mano, che i profili fake e spam presenti sulla piattaforma sono realmente meno del 5%, come l’attuale consiglio d’amministrazione afferma, oppure Musk non compra. Ma siccome Musk non è stupido e, soprattutto, è già passato sotto la lente d’ingrandimento della SEC americana (equivalente della nostra CONSOB, l’ente che vigila sulla borsa), ha appena messo le mani avanti: se Twitter non mostra le informazioni richieste allora è Twitter, e non Musk, a violare l’accordo di compravendita. E, allora, la domanda torna di nuovo a galla: Musk vuole comprare Twitter, oppure no?

Cosa dice Elon Musk

Chiaramente la SEC ha già messo gli occhi sulla vicenda, sia perché conosce bene Musk sia perché Twitter è quotata in borsa e, ogni volta che Musk parla o twitta sull’accordo, il valore delle azioni schizza alle stelle o (più frequente, negli ultimi giorni) crolla inesorabilmente.

Gli investitori di Twitter, specialmente i piccoli risparmiatori, sono sulle montagne russe, vanno tutelati e per questo la SEC ha chiesto spiegazioni a Musk, il quale risponde che, al massimo, le spiegazioni le deve dare Twitter: spiegazioni in merito al metodo con cui calcola quel famoso (appena) 5% di spam e fake sulla piattaforma.

Twitter ha rifiutato di fornire le informazioni ripetutamente richieste da Musk dal 9 maggio per facilitare la sua valutazione sugli account spam o fake della piattaforma. L’ultima offerta di Twitter di offrire dettagli sulle metodologie che usa è equivalente a un rifiuto“, così si legge nell’ultima lettera inviata dal team di legali di Musk alla SEC.

Cosa dice Twitter

L’impressione che hanno avuto tutti gli analisti, sin dall’inizio in questa vicenda, è che agli attuali azionisti di Twitter quella di Musk sia sembrata una manovra “ostile. Detto questo, però, quando Elon Musk ha formalizzato l’offerta a 54,20 dollari per azione (44 miliardi in totale, tra fondi propri e prestiti), c’è stato poco da fare: era una offerta da accettare.

Twitter, lunedì, ha dichiarato che fornirà a Musk i dati sul reale numero di account falsi e lo farà “nei termini previsti dall’accordo” al fine di tutelare “il miglior interesse di tutti gli interessati“. L’accordo che avrebbe dovuto portare all’acquisto, nel frattempo, è in pausa dal mese scorso.