Adesso tutti possono provare l'AI con Bing Chat
Adesso non c'è più lista d'attesa per usare Bing Chat: basta usare il motore di ricerca Bing dal browser Microsoft Edge per provare il chatbot derivato da ChatGPT
Ci sono tre cose che dimostrano l’enorme attenzione che il mondo sta tributando al delicatissimo tema dell’intelligenza artificiale: la prima sono i 10 miliardi di dollari che Microsoft ha investito in OpenAI, la seconda è la velocità con cui questo investimento si è trasformato in Bing Chat, la terza è il mezzo miliardo di chat e i 200 milioni di immagini creati dagli utenti con gli strumenti AI di Bing, in appena tre mesi.
Un successo, senza dubbio, che ha portato Microsoft a mettere Bing Chat in “Open Preview“, cioè in anteprima di test aperta a tutti e non più con lista d’attesa. Ma anche ad annunciare altre novità per il chatbot integrato in Bing (e quindi in Edge) e per gli altri tool basati sull’artificial intelligence.
Bing Chat: le novità
Ora tutti possono usare Bing Chat, senza doversi iscrivere ad una lista: basta usare il motore di ricerca Microsoft Bing all’interno del browser Microsoft Edge. Dopo aver cercato qualsiasi cosa, infatti, ora compare un apposito riquadro “Chat” dal quale è possibile iniziare una conversazione con il chatbot di Bing, che in pratica è una versione personalizzata di ChatGPT di OpenAI.
In generale, poi, grazie alla potenza dell’AI la ricerca su Bing e le chat su Bing Chat diventano più visuali grazie all’integrazione di tabelle, grafici e immagini che aiutano l’utente a trovare le informazioni di cui ha bisogno, ma in modo molto diverso che in passato.
Bing Image Creator, poi, è ora disponibile in oltre 100 lingue e, di conseguenza, capisce molte più parole e può partire da molti più concetti per generare una immagine sintetica. A breve, inoltre, sarà possibile caricare immagini e usarle come fonte e punto di partenza per generare una nuova immagine.
Su Edge, inoltre, sta arrivando la possibilità di creare riassunti automatici delle pagine Web che si stanno visitando, affidandoci alla capacità dell’AI di comprendere e sintetizzare i testi.
Infine, Microsoft apre ora alla possibilità per gli sviluppatori di creare dei plugin per Bing Chat, al fine di usare la potenza del chatbot per fare cose che neanche Microsoft ancora immagina.
Usa Bing Chat responsabilmente
Dopo le fortissime polemiche che hanno seguito gli esordi di ChatGPT e di Bing Chat, e dopo la presa di posizione di Google (che in confronto a Microsoft è molto più cauta sull’AI), ora anche a Redmond iniziano a parlare di un modo responsabile per sviluppare questi strumenti.
“Insieme ai nostri partner di OpenAI – scrive Microsoft in una nota – abbiamo continuato a implementare tutele contro i contenuti pericolosi in base a ciò che abbiamo visto e imparato nella preview“.