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Tornado di fuoco, scatta l'allarme: ecco dove. Come si formano e perché

Allarme in Australia, spunta il video di un terribile tornado di fuoco: ecco cos'è questo raro fenomeno meteorologico e come si forma

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Ha davvero dell’incredibile un video ormai virale online, registrato in Australia da alcuni abitanti della località di Tennant Creek, sita nell’area settentrionale dello Stato. Il gruppo si è ritrovato ad assistere a un evento particolarmente raro: un tornado di fuoco.

Nel corso di un incendio una lingua di fuoco si è innalzata dal terreno. Si è dunque creato un vortice, che ha inglobato le fiamme, scatenandole se possibile in maniera ancor più pericolosa. Impossibile intervenire, senza rischiare in maniera quasi certa la propria vita.

Tornado di fuoco in Australia

A realizzare il video del tornado di fuoco, noto anche come firenado o diavolo di fuoco (erroneamente), sono stati alcuni dipendenti dell’azienda SilverBridle Contracting. Il filmato è stato pubblicato su Facebook lo scorso 31 ottobre, divenendo virale col passare dei giorni.

Tutto ciò è avvenuto mentre si diffondevano svariati incendi boschivi in tutta la regione. Come detto, impossibile agire per tentare di arginare i danni del tornado di fuoco o sperare di spegnerlo. Un fenomeno tanto raro quanto letale e imprevedibile, che avviene soltanto in presenza di determinate condizioni atmosferiche. In Australia, attualmente, sono in corso differenti eventi estremi, tra cui prolungata siccità, incendi boschivi e inondazioni.

Come si forma un tornado di fuoco

Proviamo a capire esattamente cosa si intende per tornado di fuoco e come si generano questi terrificanti e, al tempo stesso, affascinanti fenomeni. Considerando la rarità di tale evento, sono pochissime le documentazioni in merito e ancor meno le registrazioni video.

È bene fare però una precisazione, a partire dalla denominazione. Dire tornado di fuoco, vortice di fuoco o diavolo di fuoco non è la stessa cosa. Per quanto si tenda ad accomunarli in toto, esiste una chiara differenza, anche se in merito i meteorologi sono in parte divisi.

Un vortice di fuoco, o diavolo di fuoco, presentano un’estensione che si irradia dal suolo e raggiunge la base delle nuvole poste direttamente al di sopra. Una vera e propria colonna di colore rosso, che connette terra e cielo. Come il video in Australia evidenzia, invece, un tornado di fuoco ha dimensioni ridotte e non si prolunga così tanto verso l’alto. Il miglior caso di studio in possesso degli esperti è rappresentato dai filmati del devastante incendio del 2018 in California. Un fenomeno incendiario tanto devastante da meritare un nome specifico, Carr Fire.

Un dramma tanto potente e diffuso da arrivare a generare una sorta di microclima a sé stante. Non sono mancati dei tornado di fuoco all’interno dell’area devastata. I filmati ottenuti in merito, hanno consentito agli esperti di accrescere le proprie conoscenze in merito a questo particolare fenomeno. Possiamo dunque spiegare nel dettaglio cosa ne scateni la formazione. Nel corso di grandi incendi, come in California, è possibile assistere a dei veri e propri turbini, caratterizzati da fiamme, cenere e polvere. In condizioni non estreme, il diametro sarebbe inferiore ai 10 metri. In casi eccezionali, invece, si possono superare anche i 100 metri di diametro. Tutto ciò genera venti che possono raggiungere anche i 220 km/h, risucchiando tutto ciò che è intorno.

Alla base c’è un movimento di risalita dell’aria, generato dal calore stesso del tornado. Una gran massa si dirige verso l’alto ma dev’essere rimpiazzata. Per questo motivo l’aria circostante viene rapidamente “aspirata” alla base del vortice. Inizia così a ruotare, generando dapprima una colonna di cenere e polvere, raccogliendo sempre più fiamme nel processo.

Al tempo stesso sono intervenuti dei venti che viaggiavano in direzioni differenti. Questi hanno alimentato la rotazione della corrente ascensionale. La combinazione di questi fattori genera un tornado di fuoco. Riuscire a controllarlo è quasi impossibile, ed ecco il pensiero di Neil Lareau, professore e scienziato dell’atmosfera presso l’Università del Nevada: “Quando il fumo sale e va a condensarsi nell’atmosfera superiore, si forma una nube nota come pirocumulonembo, che si posiziona proprio sopra il tornado. Uno sviluppo che va ad allungare la colonna d’aria sottostante”. Ciò ha provocato in California un’altezza del fenomeno di ben 5 km, con una velocità del vento stimata di 230 km/h.

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