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Guerra alla pirateria informatica, bloccati siti di streaming illegali e segnalati gli utenti

Streaming Community finisce nel mirino delle Forze dell’Ordine, è in corso la prima operazione antipirateria in Italia ai danni di utenti e gestori dei siti

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Il noto sito Streaming Community, da anni uno dei portali più gettonati per la visione illegale di film e serie TV, è finito al centro di una vasta operazione antipirateria che ha provocato l’oscuramento dei contenuti e il tracciamento di oltre 500 mila utenti.

Stando alle prime informazioni a disposizione, le autorità non si stanno più limitando a blocchi temporanei del sito, ma stanno concentrando la loro attenzione direttamente verso gli amministratori della piattaforma che hanno allertato l’intera community del pericolo imminente.

Streaming Community finisce nel mirino delle Autorità

Fino a questo momento, per eludere le operazioni di controllo da parte delle Autorità competenti, i gestori del sito si limitavano a cambiare dominio e continuare (più o meno indisturbati) la loro attività. Ora, però, questa strategia è diventata inefficace e le Forze dell’Ordine non puntano più solo ai portali, ma prendono di mira le persone che li gestiscono.

I primi “sospetti” riguardo questa operazione antipirateria, puntano dritti verso il Piracy Shield, lo strumento promosso da Agcom per il contrasto allo streaming illegale, in realtà il protocollo dedicato a film e serie TV non è ancora ufficialmente attivo anche se, il sistema di blocco rapido già in uso per gli eventi sportivi potrebbe interessare anche altri contenuti, con i portali che li contengono che possono essere oscurati entro 30 minuti, secondo le linee guida dell’Autorità.

Dalla parte degli utenti, invece, in molti nei giorni passati si sono trovati davanti un avviso che lascia poco spazio alle interpretazioni: “Il tuo indirizzo IP è stato rilevato ed è a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.”, un messaggio che, ovviamente, ha gettato nel panico la community.

Tuttavia, il fatto che le Forze dell’Ordine abbiano intercettato anche i fruitori di contenuti illegali è la prova evidente che qualcosa sta cambiando nel mondo dei contenuti illegali e il rischio di multe e sanzioni diventa sempre più elevato.

Solo pochi giorni fa, infatti, alcuni giornali hanno riportato che sono state emesse ben 2.266 multe ai danni degli utenti, ciascuna di 154 euro. Una cifra, certamente, non elevatissima ma bisogna considerare, anzitutto, che per la prima volta sono stati identificati i fruitori di streaming pirata e che in caso di recidiva rischiano fino a 5.000 euro di multa e l’avvio di procedimenti penali.

Come cambierà il mondo dello streaming pirata

Questa operazione della Guardia di Finanza è davvero senza precedenti e sottolinea il fatto che la guerra ai contenuti in streaming pirata è passata al livello successivo, rappresentando un rischio serio sia per i gestori dei siti che per gli spettatori illegali.

Fino a questo momento, infatti, il contrasto alla pirateria digitale in Italia si era limitato alla chiusura dei siti e raramente aveva portato all’identificazione dei singoli utilizzatori. Il caso Streaming Community, dunque, segna un’evoluzione nelle strategie contro la pirateria online che avvicina l’Italia a quanto già accade in altri Paesi europei e non solo.

Con l’arrivo del Piracy Shield e il coinvolgimento diretto della magistratura, guardare film o serie TV in streaming da siti pirata potrebbe diventare un rischio non più trascurabile e, con conseguenze del genere, il gioco potrebbe non valere la candela.