Atlantide esiste davvero: le città sommerse dal mare da scoprire
Il mito di Atlantide rivive nel mondo reale grazie alle tante città sommerse da scoprire sotto il livello del mare. Una di queste si trova anche qui in Italia.
La storia di Atlantide è una delle più misteriose e affascinanti tra quelle che costellano la mitologia. Una città sommersa narrata per la prima volta da Platone, e che secondo il filosofo sarebbe stata una potenza navale un tempo situata oltre le colonne d’Ercole, sprofondata “in un singolo giorno e notte di disgrazia” per mano di Poseidone.
E se è vero che il mito è stato a lungo oggetto di studio dei ricercatori, non tutti sanno che al mondo esistono delle “Atlantidi” reali, ancora custodite nelle profondità del mare. Man mano che la civiltà umana si diffondeva tra i continenti che oggi conosciamo, il commercio e gli insediamenti costieri divennero più frequenti, con la costruzione di molte più città portuali per accedere a beni rari e ricchezze. Ma il lungomare non è sempre un posto sicuro in cui stabilirsi. Disastri naturali come terremoti e tsunami, il cambiamento del livello del mare o il maltempo possono infatti distruggere in un solo giorno quello che ha richiesto centinaia di anni per essere costruito, con l’acqua a reclamare edifici e vite umane.
Ecco allora che, grazie agli studiosi, oggi possiamo esplorare almeno virtualmente alcuni di questi insediamenti che purtroppo non sono riusciti a superare la prova del tempo, restando inabissati e cristallizzati per sempre.
Baia, Italia
Per trovare il primo esempio di Atlantide “reale” non dobbiamo viaggiare poi molto. Non a caso si trova in Italia, nel parco sommerso di Baia, a nord del Golfo di Napoli. Baia era una volta una città termale romana nota per la sua dissolutezza. Affondata nel XVI secolo, gran parte della sua storia antica si trova sul fondo del mare a causa della pressione sotterranea presente nella regione. Oggi, tra le rovine sono degni di nota i resti sottomarini della Villa Protiro e il ninfeo sommerso adornato di statue dell’imperatore Claudio.
Lion City, Cina
Questa valle nella provincia cinese di Zhejiang è stata intenzionalmente inondata nel 1959 come parte del progetto della diga del fiume Xin’an, allo scopo di generare energia idroelettrica per la regione, creando il lago Qiandao. Scendendo a 40 metri è ancora possibile ammirare una antica città sommersa nel tempo, che si ritiene abbia addirittura 1.400 anni e che un tempo sorgeva alla base del monte Wu Shi.
Port Royal, Giamaica
Il paradiso dei pirati Port Royal era conosciuto come la città più malvagia della Terra, prima che un terremoto e il seguente violentissimo tsunami spingessero due terzi del centro urbano sotto le onde il 7 giugno del 1692. Il risultato è un agglomerato di mattoni schiacciato dalla potenza del mare, per circa 2000 edifici inabissati e più di 6000 persone decedute.
Atlit Yam, Israele
Affondato nel 6300 a.C., questo villaggio neolitico si trova a più di 12 metri sotto il Mar Mediterraneo, e rappresenta uno dei più antichi insediamenti sommersi mai scoperti. Rimasto nascosto per più di 8000 anni, è stato rinvenuto fortuitamente dall’archeologo marino Ehud Galili nel 1984.
Thonis-Heracleion, Egitto
Situata a nord-ovest di Alessandria sul delta del Nilo, Thonis-Hercleion era un noto porto commerciale prima di essere distrutta da un terremoto, che l’ha trascinata sotto il livello del mare. Una gigantesca statua di 6 tonnellate del dio del Nilo Hapi è uno dei reperti più significativi delle rovine.
Pavlopetri, Grecia
Le rovine di Pavlopetri sono state scoperte nel 1967, ma risalgono a circa 5000 anni fa. La scomparsa è dovuta probabilmente ad un terremoto, che ha trasformato l’area in uno dei siti marini più affascinanti. La pianta della città è stata perfettamente conservata a 4 metri sotto le onde, con le sue strade, gli edifici e le tombe erose dal tempo ma ancora visibili.
Andrea Guerriero