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Biodiversità, critica la situazione in Italia: segnalati gli animali in via d'estinzione

Quali sono le specie a rischio estinzione in Italia? Ecco l'analisi di Legambiente su vari territori del nostro Paese

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Sono svariate le specie a rischio estinzione in Italia. È questo l’allarme lanciato da Legambiente. Dal fratino al gabbiano corso, fino alla berta minore e al Geotritone del Sarrabus. La crisi climatica ha il suo peso sulla biodiversità nelle varie Regioni, ma non solo. Gravoso il peso di inquinamento e catture accidentali.

Allarme estinzioni in Italia

Legambiente ha pubblicato il report Biodiversità a rischio 2024, un rapporto sullo stato di salute delle specie viventi nel nostro Paese. Vengono evidenziati inoltre quelli che sono i principali fattori di rischio, sottolineando le strategie potenziali da adottare per far fronte alla perdita della diversità biologica.

Nel dettaglio è stata posta particolare attenzione ad avifauna e anfibi sul nostro territorio. Ciò perché rappresentano un termometro delle condizioni di salute di mare e zone umide. La perdita di biodiversità è considerata una delle più gravi minacce ambientali su scala globale. Occorre gettare luce sulle azioni del genere umano che alterano e degradano l’ambiente su vasta scala. Ciò con una rapidità tale da impedire anche l’adattamento genetico delle specie e il loro trasferimento in aree più ospitali. In parole povere, proseguendo di questo passo, per molte di esse l’unica prospettiva sarà l’estinzione.

Avifauna e anfibi

  • Fratino – Specie che vive e nidifica sulle spiagge italiane, oggi a rischio estinzione. La presenza, evidenzia il report, è calata di oltre il 50% nel corso degli ultimi 10 anni. Fino al 2010 se ne stimavano 1550-1990 coppie e oggi circa 600 coppie. Il motivo principale è la pulizia meccanica che avviene sulle spiagge, così come l’aumento di specie predatrici come ratti, gatti, cani, gabbiani reali e cornacchie;
  • Berta maggiore e minore; Gabbiano corso – La scarsità evidente degli stock ittici, il disturbo delle colonie di nidificazione e il problema delle catture accidentali mettono a rischio lo stato di salute di queste specie. La Berta è endemica del Mediterraneo e presente in Italia con circa il 67,3% di tutta la popolazione globale. Oggi è considerata specie vulnerabile, considerando le condizioni odierne. Per quanto riguarda il Gabbiano corso, invece, è classificato come “prossimo alla minaccia”;
  • Salamandra di Aurora – Legambiente evidenzia anche lo stato di salute precario degli anfibi in Italia: “Si tratta della classe di vertebrati più minacciata a livello mondiale”. Questa specie di salamandra è di fatto a rischio estinzione. È possibile individuarla in un’area boschiva ristretta nelle Prealpi vicentine e a minacciarla sono le pratiche forestali in atto;
  • Geotritone del Monte Albo – Specie esclusiva della catena del Monte Albo, ovvero nell’area nord-est della Sardegna. Una specie seriamente a rischio, messa in pericolo principalmente dall’opera umana, che degrada il suo habitat anno dopo anno;
  • Geotritone del Sarrabus – Il livello di rischio in questo caso è altamente critico. È presente unicamente in Sardegna e, in assenza di un intervento massivo di tutela, potremmo assistere alla sua scomparsa;
  • Raganella sarda – Anfibio endemico della Sardegna, dell’Arcipelago Toscano e della Corsiva. La carenza di acque in quelli che sono i suoi canonici siti riproduttivi potrebbe provocare effetti devastanti. Ciò insieme all’uso eccessivo di prodotto fitosanitari agricoli.

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