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Record a Bologna, mai stata così calda: di quanto è aumentata la temperatura in 13 anni

Non si arresta l'aumento della temperatura della città di Bologna: ecco tutti i segnali degli effetti del cambiamento climatico

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Gli effetti del cambiamento climatico sono sotto i nostri occhi su base quotidiana. Abbiamo costantemente degli esempi che dovrebbero farci allarmare, così come attivare in maniera estrema il mondo politico. Restando nel ristretto orto italiano, un campanello (l’ennesimo) è stato suonato dalla città di Bologna, che non è mai stata così calda.

Indice del clima

Grazie ai dati forniti da 3Bmeteo, è stato sviluppato quello che viene chiamato “indice del clima”. Si tratta di una vera e propria graduatoria, pubblicata dal Sole 24 Ore, che verte su differenti indicatori. Il riferimento va al periodo intercorso dal 2010 al 2023 che, nel caso di Bologna, ha registrato un incremento nei dati medi di 2,4 gradi. Un innalzamento preoccupante, che si è concretizzato nel tempo in eventi di caldo estremo e, al tempo stesso, nel dimezzamento delle giornate di pioggia.

Un quadro allarmante non soltanto per la città di Bologna ma per tutta l’Emilia-Romagna. La conformazione della regione ha di certo il suo peso in questa situazione, ma i problemi hanno ben altra origine. È stata stilata una vera e propria classifica, che vede nella posizione migliore la città di Rimini. Ha infatti ottenuto il 17esimo posto, principalmente grazie alle poche ondate di calore subite nell’arco dei 12 mesi. Sono in media 5 annue. A ciò si aggiungono i pochi giorni di caldo, poco meno di 53.

A seguire troviamo Forlì-Cesena, che è però ben distante in questo elenco, che tiene conto delle 107 province italiane. È infatti al 55esimo posto. Al terzo posto in Emilia-Romagna c’è poi Ravezza, 59esimo, Bologna, 62esimo, Modena, 82esimo, Reggio Emilia, 90esimo, Parma, 93esimo e, infine, Piacenza, 102esimo posto. Non si tiene conto, nell’elenco, unicamente delle temperature più elevate, bensì degli equilibri tra un estremo e l’altro. Il 102esimo posto di Piacenza, infatti, lo si spiega con i suoi 38 giorni di nebbia in media all’anno, i quasi 20 con temperatura percepita al di sotto dei 3 gradi, 20 ondate di calore all’anno e una brezza estiva alquanto scarsa in generale.

La situazione a Bologna

Il caldo estremo a Bologna sta di fatto cambiando le abitudini di questa storica città. Si è avvicinata molto alla vetta della classifica, che vede Bari con 8,5 ore medie di sole al giorno. I bolognesi ne ricevono 7,7 generalmente. Si parla poi di 82,5 giorni di caldo estremo all’anno.

Lo sguardo dettagliato comporta poi altri dati: 21 ondate di calore medie annue, 23,5 giorni di nebbia ogni 12 mesi, circa, e 9,9 giorni freddi annui con temperatura percepita al di sotto dei 3 gradi. La situazione migliora per quanto riguarda l’umidità relativa. In questo specifico dato la classifica vede Bologna al 14esimo posto, con 162 giorni fuori da quella che viene definita zona di comfort (umidità al di sotto del 30% o sopra il 70%). Ciò grazie alle raffiche di vento, che caratterizzano in media 42 giornate, e le piogge che cadono generalmente per 76,5 giorni annui, con report oltre i 2 millimetri. Fino al 2021, poi, la città aveva anche registrato un notevole decimo posto per gli eventi estremi. Un dato da rivedere alla luce di quanto avvenuto a maggio 2023, con riferimento ovviamente all’alluvione.

Tendenza preoccupante

Dal 2010 al 2023 non sembrano essere trascorsi 13 anni, ma molti di più sotto l’aspetto del clima della città di Bologna. Si è passati infatti da una temperatura media annua di 13,73°C ai 16,09 dello scorso anno. Un aumento enorme di 2,36°C in un lasso di tempo tanto ridotto.

Per quanto certi dati vadano presi con cautela, considerando come le analisi sui cambiamenti climatici avvengano di norma su periodi più ampi, è comunque un elemento da non poter ignorare. Tutto ciò è indice di un andamento di certo non beneaugurante.

Nello stesso periodo le ondate di calore, che sono nel dettaglio i periodi di almeno 3 giorni con temperature superiori ai 30 gradi, sono passate da quasi 21 nel 2010 a 22 nel 2023. Nel mezzo, però, un’altalena stressante per i cittadini, con le 18 giornate del 2015 e le quasi 25 del triennio 2017, 2018 e 2019. Se si parla di caldo estremo, poi, gli eventi registrano statistiche “folli”, con gli sfioramenti oltre i 35 gradi che erano 5,7 nel 2010 e sono stati 30,7 nel 2023 (quasi 37 nel 2017). Il tutto a fronte di una diminuzione dei giorni di pioggia, passati da 135 a 54 in questi 13 anni che lasciano senza parole.