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SCIENZA

Con la crisi climatica continua a peggiorare il meteo, scatta l'allarme gelate

Le temperature sono crollate di colpo e l'agricoltura è in affanno: 8,5 miliardi di euro di danni e andrà peggio

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In breve tempo l’Italia si è ritrovata a fare i conti con un crollo delle temperature. Una trasformazione climatica repentina, che ora riguarda l’Italia intera. Il maltempo ha travolto dapprima le Regioni del Nord ma è giunto, infine, anche al Sud. Al di là di quelle che sono le problematiche per i cittadini, alle prese con le proprie attività quotidiane, è il mondo dell’agricoltura a patire le sofferenze maggiori.

Rischio gelate nei campi

Negli ultimi anni ci si è ritrovati molto spesso a parlare di problematiche per il settore agricolo in Italia. Basti pensare all’emergenza siccità in Sicilia negli ultimi mesi, ad esempio. Al tempo stesso, invece, in altre Regioni è stata l’abbondanza delle piogge a trasformare le prospettive commerciali. Il tutto con un impatto evidente anche tra gli scaffali dei supermercati.

Ora c’è da fare i conti con il calo delle temperature e il conseguente rischio gelate. Le produzioni di frutta e verdura potrebbero subire enormi danni. Gli agricoltori sono spalle al muro dopo un inizio d’autunno insolitamente caldo. Di fatto le temperature elevate hanno allungato le tempistiche di produzioni di colture ortofrutticole tipicamente estive. Al tempo stesso è stata accelerata la maturazione di quelle invernali.

L’allarme giunge da Coldiretti, che chiede interventi governativi a causa della devastazione causata dalla crisi climatica. Come detto, la situazione è aggravata dalla repentinità del fenomeno. Basti pensare che il mese di ottobre ha fatto segnare circa 1,6°C sopra la media storica, stando a Isac Cnr.

Coltivazioni a rischio

L’arrivo del freddo è stato dunque molto brusco, cogliendo di sorpresa le piante da frutto.

Queste non hanno avuto alcuna chance di prepararsi alla fase di “riposo invernale”. Le elevate temperature hanno generato una reazione estiva, per così dire. Di seguito riportiamo tutte le coltivazioni oggi a rischio:

  • insalate;
  • lattughe;
  • radicchi;
  • bietole;
  • broccoli;
  • cavolfiori;
  • finocchi;
  • spinaci.

Il livello d’allarme aumenterà notevolmente, va da sé, nel caso in cui si dovesse scendere al di sotto dello zero. Le prime settimane dell’autunno sono state caratterizzate da un eccesso d’offerta, per assurdo. Coldiretti spiega infatti come sui banchi siano giunti ortaggi invernali, nella stessa finestra temporale in cui apparivano ancora quelli estivi.

Un vero e proprio simbolo dei nostri tempi devastati. E ora? Un inevitabile calo travolgerà le corsie dei supermercati, è ovvio: “A preoccupare gli agricoltori è anche l’aumento dei costi per quanto riguarda il necessario riscaldamento delle serre per la coltivazione di ortaggi e fiori. C’è la necessità di mantenere le giuste temperature, con una conseguente impennata della bolletta energetica. È l’ennesimo esempio di come le bizzarrie del meteo incidono in maniera sempre più pesante sulle coltivazioni agricole. Il tutto in un 2024 che, tra siccità, alluvioni e maltempo, ha fatto registrare un totale di danni per 8,5 miliardi di euro nelle campagne”.

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