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Carte, Bancomat, POS e contante: cosa vuole fare il Governo

La stretta sul contante è durata solo un anno, l'obbligo di POS meno di mezzo: ecco cosa vuol fare il Governo in quanto a digitalizzazione dell'economia italiana

Dopo diversi giorni di indiscrezioni, dichiarazioni e smentite è finalmente chiaro cosa voglia fare il nuovo Governo Meloni in merito al contante, all’obbligo del POS e all’uso delle carte di pagamento (debito, credito, Bancomat). Il testo della manovra di bilancio, infatti, è stato ufficialmente chiuso e “bollinato” dalla Ragioneria dello Stato e ciò vuol dire che è definitivo, seppur modificabile. Nel senso che il Governo ha detto la sua, ora il testo passa all’esame del Parlamento e potrebbe subire modifiche. Ecco, dunque, cosa vuole realmente fare il Governo in merito alla digitalizzazione dell’economia italiana.

Obbligo di POS: cosa dice il Governo

Come è noto, l’obbligo per i commercianti di accettare i pagamenti tramite POS è presente nell’economia italiana già dal 2014. Quel che mancava, invece, era la multa ai commercianti che non si adeguavano. Multa arrivata a partire dal 1° luglio 2022: 30 euro fisse, più il 4% dell’importo che il cliente avrebbe voluto pagare con carta di credito, di debito o Bancomat (anche se registrate su smartphone con chip NFC).

La norma non prevede alcuna soglia o franchigia: anche un pagamento di un euro (o persino meno) può essere fatto tramite il POS, pena la multa per l’esercente.

Adesso, però, la proposta del Governo Meloni cambia tutto: esenzione dalla multa se l’importo da pagare è inferiore a 60 euro. Quindi, in pratica, per la stragrande maggioranza dei pagamenti si torna indietro a quando c’era l’obbligo del POS, ma non la multa.

Il Governo sa bene che questa decisione non piace affatto alla UE, particolarmente attenta e favorevole alla digitalizzazione dei pagamenti, per questo ha già dichiarato che vuole mantenere aperto il dialogo con l’Europa.

Tetto contante: cosa dice il Governo

Secondo tema spinosissimo, strettamente collegato a quello della digitalizzazione dei pagamenti, è quello del tetto massimo al contante. Il 1° gennaio 2022 è entrata in vigore la nuova soglia massima per l’uso del contante, pari a 1.000 euro (contro i 2.000 euro precedenti). Ora il Governo, nella bozza definitiva della manovra, cambia di nuovo le carte in tavola.

Si torna a 5.000 euro, nuova soglia massima del contante che è possibile usare per pagare beni e servizi in Italia, a partire dal 1° gennaio 2023. Cioè esattamente un anno dopo l’entrata in vigore del precedente tetto da mille euro.