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Cashback a rilento: quando saranno conteggiate le transazioni PagoBANCOMAT

Transazioni ferme da quindici giorni e utenti sempre più preoccupati: cosa sta succedendo con il Cashback e come tutelarsi se IO non registra gli acquisti.

Il programma Cashback di Stato e, con l’aumentare dei partecipanti e delle transazioni, l’infrastruttura informatica su cui si basa torna a mostrare tutti i suoi limiti: fioccano le segnalazioni da parte di utenti che non vedono aggiornate le transazioni valide nell’app IO da diversi giorni. Molti utenti segnalano che le transazioni sono ferme all’11 gennaio, altri addirittura al 5 gennaio.

Il problema sembra riguardare soprattutto il circuito PagoBANCOMAT, probabilmente perché è il più diffuso e quello dal quale transitano più transazioni. Lo staff di IO, alle insistenti domande degli utenti che sono tornati a bersagliare la pagina Facebook IO, l’app dei servizi pubblici, ormai non risponde nemmeno più che servono fino a tre giorni per registrare gli acquisti perché i fatti smentiscono sempre più spesso le dichiarazioni ufficiali. Piuttosto, la nuova strategia di IO è quella di comunicare direttamente tramite l’app, dove è comparso un messaggio solo in parte rassicurante.

Transazioni non registrate: cosa dice IO

Il messaggio apparso nelle ultime ore su IO afferma che "Entro il 20 gennaio verranno recuperate le eventuali transazioni PagoBANCOMAT mancanti". Nel termine "recuperate" c’è la conferma delle difficoltà tecniche nel tenere il passo del programma Cashback: IO sa bene che ci sono centinaia di migliaia di transazioni non mostrate e prende tempo.

Da notare, inoltre, che ad alcuni utenti è arrivato lo stesso messaggio ma con indicata una data diversa: 21 gennaio.

Transazioni non registrate: cosa dice Bancomat Spa

La data giusta, almeno a sentire Bancomat Spa, sarebbe quella del 20 gennaio e non il 21. L’azienda ha infatti emesso un avviso ufficiale con il quale garantisce agli utenti che tutte le transazioni verranno conteggiate: "Si informa che la visualizzazione su App IO delle transazioni a circuito PagoBANCOMAT sarà ripristinata a partire dal 20 gennaio. È garantita la validità di tutte le transazioni effettuate sinora, conformi alle regole di partecipazione al Cashback, che saranno quindi nuovamente visibili al momento del ripristino del servizio".

Quello che non dice Bancomat Spa, invece, è perché ci sono questi ritardi e, soprattutto, di chi è la colpa: della stessa Bancomat o di IO?

Transazioni mancanti: che fare

Cosa dovrebbe fare, a questo punto, l’utente medio se la stessa IO ammette di non essere in grado di tracciare in tempi ragionevoli tutte le transazioni? Dovrebbe, paradossalmente, tornare dal digitale all’analogico: conservare tutti gli scontrini e appuntare per ogni acquisto fatto giorno, data, ora, negozio, importo e merce acquistata.

Perché fare tutto questo? Perché se alla fine del periodo utile per il Cashback, cioè il 30 giugno 2021, mancherà ancora qualche transazione toccherà all’utente a dimostrare di aver fatto l’acquisto e non dovrà invece essere IO a dimostrare di non esserselo perso.

Poiché, come ben sappiamo, gli scontrini hanno la tendenza a scolorire in fretta (e poiché ai fini del cashback contano solo gli acquisti fatti nei negozi fisici, dei quali non c’è traccia se sparisce lo scontrino), è chiaro che l’utente deve conservare tutte le "pezze d’appoggio" per fare un eventuale reclamo tra sei mesi.

Il reclamo per il Cashback

Come vi abbiamo già spiegato nella nostra guida a come fare reclamo per il Cashback, le ipotesi per le quali è prevista la possibilità di reclamare sono due: se qualche transazione non è stata registrata o se il rimborso non è stato conteggiato o erogato con precisione.

  • Nel primo caso, in teoria, la questione va risolta con la banca o chi ha emesso la carta con cui sono stati pagati gli acquisti. In pratica, però, è ormai chiaro che il sistema Cashback non tiene il passo e questo, in vista del rush finale di giugno per accaparrarsi il Super Cashback da 1.500 euro, è a dir poco preoccupante: se l’infrastruttura ha problemi oggi, figuriamoci cosa succederà negli ultimi 15 giorni di giugno
  • Nel secondo caso, invece, va fatto reclamo a Consap, la società pubblica incaricata di erogare i rimborsi. Per fare il reclamo serve un apposito modulo (che speriamo sarà compilabile online, tramite accesso con SPID), ma il modulo ancora non c’è

Nei giorni scorsi l’associazione di tutela dei diritti dei consumatori Adiconsum ha affermato di aver intavolato un dialogo con Consap, grazie al quale il modulo sarebbe in arrivo a breve. In realtà non c’è alcuna fretta visto che, a differenza di quanto hanno riportato erroneamente molti organi di stampa nazionali, il modulo non servirà per contestare le transazioni mancanti o registrate in modo errato ma solo i problemi con i rimborsi, che verranno calcolati a luglio.

Oggi, lo ripetiamo, l’unico modo per tutelarsi in caso di problemi nella registrazione delle transazioni è quello di conservare (e meglio ancora fotocopiare) gli scontrini e appuntare ogni acquisto fatto.

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