Libero
SCIENZA

C'è stata la prima conversazione al mondo tra uomo e una megattera

Un team di ricercatori è riuscito a dialogare con una megattera. Ciò apre le porte a delle prospettive incredibili

Pubblicato:

Dialogo uomo balena Fonte foto: 123RF

La ricerca scientifica non fa altro che stupirci costantemente. Ogni giorno, o quasi, veniamo a conoscenza di risultati che svelano dettagli sconosciuti del nostro mondo. In alcuni casi, però, non ci si rapporta alla Terra, bensì ad altre creature intelligenti che la popolano. È il caso della balena Twain, la prima con la quale l’uomo è riuscito a intrattenere una vera e propria conversazione.

Dialogo uomo-balena

Ha dell’incredibile quanto riuscito a un gruppo di ricercatori della California. È stato infatti stabilito un contatto con una megattera per ben 20 minuti. Un esperimento a dir poco affascinante, che apre a nuove scoperte sensazionali e, diciamolo, anche a scenari che fino a poco tempo fa avremmo potuto definire fantascientifici.

Non si tratta di studiare i canti di queste creature, generando schemi e ottenendone una comprensione. Parliamo di un contatto tra specie molto distanti, dalla lingua enormemente differente e stili di vita e condizioni psicofisiche tutt’altro che simili.

Al netto di un filo rosso che ci lega, in quanto mammiferi, riuscire a dialogare vocalmente è stupefacente, anche se ciò è avvenuto con uno stratagemma. Il tutto è riassumibile così: “Ciao Twain”, “Ciao barca”. Di seguito spieghiamo però maggiormente nel dettaglio cos’è accaduto realmente.

Se vuoi restare aggiornato sulle ultime news di Libero Tecnologia e sulle migliori offerte del giorno, iscriviti gratis al nostro Canale Telegram: clicca qui.

Come si parla a una balena

Un gruppo di biologi marini è riuscito a dialogare con una megattera nei mari dell’Alaska. Twain è una femmina di balenottera che gli scienziati dell’Università della California conoscono da molto tempo ormai.

Localizzata insieme ad altri esemplari, è stata richiamata la sua attenzione sfruttando le registrazioni di richiami ottenuti in precedenza nell’area. Dopo aver trasmesso il suono, Twain si è avvicinata alla barca e non solo. Ha infatti deciso di prendere parte attivamente allo scambio di messaggi tentato dai ricercatori.

Dal punto di vista fisico, ha completato tre giri intorno alla barca, immergendosi e riemergendo. A ciò si sono poi aggiunge delle risposte ai richiami. I ricercatori sono poi passati allo studio approfondito di quanto avvenuto, tra richiami, intervalli e caratteristiche acustiche.

Ne è stata allora ottenuta la metrica, ovvero il senso ultimo di suoni e pause in questa forma comunicativa. Dopo aver eseguito il richiamo per tre volte, la risposta di Twain è stata enorme. In seguito i ricercatori hanno tentato di far coincidere la latenza dei suoi richiami con i loro.

Ciò vuol dire far coincidere le tempistiche delle pause, fino a raggiungere una piena sintonia, ripetendo il saluto per 36 volte nell’arco di 20 minuti.

Il canto della megattera

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Peerl ed è divenuto rapidamente virale nel mondo. I canti delle megattere sono ritenuti tra i più complessi nel regno animale. La complessità di comunicazione sonora si differenzia non soltanto da individuo a individuo, ma anche in base alla vicinanza con la stagione riproduttiva.

È enorme il fascino che tutto ciò esercita sull’uomo, al punto che già nel 1970 è stato creato un album delle vocalizzazioni delle megattere, noto come Song of the Humpback Whale. Sappiamo che sono in grado di apprendere “canzoni” le une dalle altre, condividendo zone alimentari o rotte migratorie. È stato inoltre evidenziato come si trasmettano anche cultura. Questa non è affatto una prerogativa tutta umana.

Libero Annunci

Libero Shopping