Deep Space Food Challenge, la NASA lancia la sfida per creare il cibo degli astronauti
Il cibo spaziale non sarà quello che conosciamo oggi: NASA e CSA hanno lanciato una challenge per nuovi sistemi e tecnologie alimentari
Qual è una delle sfide principali della NASA in questo periodo? Le risposte sembrano scontate: scoprire un nuovo pianeta e riportare l’uomo sulla luna come mezzo secolo fa. Senza voler togliere nulla a missioni tanto ambiziose, però, l’agenzia spaziale americana ha lanciato quella che è stata ribattezzata “Deep Space Food Challenge”.
In poche parole, la stessa NASA e la Canadian Space Agency si sono rese conto che il problema del cibo nello spazio non è di poco conto. Gli astronauti devono essere formati e preparati, oltre che nutriti in una certa maniera. Non si sta pensando di mandare in orbita Antonino Cannavacciuolo o Bruno Barbieri, l’idea è quella di dar vita a soluzioni innovative dal punto di vista alimentare.
L’obiettivo del progetto è duplice, vale a dire mantenere in salute i futuri esploratori delle stelle e sfamare al meglio le persone che abitano il nostro pianeta. La Challenge in questione è diventata urgente soprattutto in relazione alla prima missione su Marte in cui l’uomo sarà assoluto protagonista. Le scoperte e lo sbarco saranno momenti fondamentali, senza però tralasciare il cibo che dovrà sostenere fisicamente gli astronauti stessi. NASA e CSA hanno le idee molto chiare, chi parteciperà alla sfida alimentare dovrà creare qualcosa di speciale.
Il cibo giusto per le missioni spaziali
In pratica, servirà una tecnologia nuova di zecca, oppure anche un sistema o ancora un approccio del tutto innovativo nell’ambito della produzione di cibo. Tutto questo sarà sfruttato per il supporto di un equipaggio composto da quattro persone impegnate in una missione spaziale della durata complessiva di tre anni.
Oltre alla qualità dei prodotti, dunque, si dovrà pensare alla loro conservazione, ma anche la preparazione dei vari piatti e la consegna. Visto, poi, che l’ambiente è una risorsa da tutelare, la sfida chiede ai concorrenti un modo adeguato per lo smaltimento dei rifiuti.
Premi in denaro
Nel 2021 appena terminato c’è stata la fase iniziale del progetto legato al cibo spaziale, con i primi vincitori e le prime idee premiate. Nel 2022 si farà altrettanto. I team di ricercatori che non sono riusciti a prevalere sugli altri hanno una nuova possibilità, inviando tutte le informazioni del caso fino al prossimo 28 febbraio.
Il montepremi è goloso, almeno quanto quello messo in palio nell’acclamata serie tv Squid Game. Si tratta infatti di un milione di dollari, anche se ad accaparrarselo saranno soltanto team di nazionalità americana. A questo punto la domanda sorge spontanea: cosa mangiano attualmente gli astronauti in missione?
Per quel che riguarda gli ingredienti, non ci sono grandi limitazioni, ma bisogna prestare attenzione alle quantità. Le preparazioni sono invece il dettaglio che fa la differenza. Alcuni cibi possono essere mangiati nella loro forma “naturale”, mentre altri sono liofilizzati o disidratati e quindi hanno bisogno di acqua per il consumo alimentare.
I frigoriferi non esistono e si punta tutto su confezioni speciali, di dimensioni ridotte e capaci di non volare e quindi intralciare il lavoro di chi è presente nella navicella spaziale. C’è grande curiosità sul futuro cibo di questi esploratori dell’universo, la loro speranza è che sia soprattutto appetitoso.