Libero
SCIENZA

I cibi più pericolosi nello spazio: le (gravi) conseguenze del consumo

Alcuni cibi insospettabili possono diventare una seria minaccia, se consumati nello spazio: ecco gli alimenti vietati sulla Stazione Spaziale Internazionale

I cibi che non si possono mangiare nello spazio Fonte foto: ANSA

Pizza, tacos, cheeseburger e anche olio extra vergine di oliva: la dieta degli astronauti di stanza sulla Stazione Spaziale Internazionale è più varia di quanto pensiamo, specie da quando si coltivano verdure a gravità zero. Eppure sono tanti i cibi vietati nello spazio, anche tra i più insospettabili.

I cibi vietati nello spazio

Soltanto pochi mesi fa, il compleanno dell’astronauta Megan McArthur è stato festeggiato con un carico speciale di pizza e torta al cioccolato, e ancora più recentemente è stata la volta della serata tacos organizzata per assaggiare i peperoncini cresciuti a gravità zero sulla ISS.

Nel corso degli anni abbiamo visto gli astronauti della ISS mangiare pizze, gelati e lasagne fluttuanti: esistono però dei cibi insospettabili che, nello spazio, possono rappresentare una seria minaccia.

Uno dei pericoli più seri si chiama FOD, ovvero Foreign Object Debris: eventuali briciole perse dai cibi consumati dagli astronauti sono considerate pericolose per la sicurezza delle strumentazioni di bordo.

“La tortilla è super-popolare” spiega Xulei Wu, che gestisce la questione cibo sulla ISS: al posto del pane comune, che nello spazio rischia di trasformarsi in un vettore di piccoli e pericolosissimi FOD, vengono usati prodotti simili ma che non hanno la tendenza a sbriciolarsi o fluttuare nello spazio. Come le tortillas, che hanno ormai superato anche la prova “space cheeseburger”.

Per lo stesso motivo, anche sale e pepe sono completamente banditi: al loro posto, è stato sviluppato un sistema di spezie liquide che permette agli astronauti di insaporire i cibi senza rischiare nulla. I laboratori della NASA preparano per loro delle soluzioni in cui il sale è sciolto in acqua e il pepe è dissolto nell’olio.

Bollicine, il nemico numero uno

Ma il nemico numero uno, nel menu degli astronauti, si nasconde nel bicchiere. Mentre per quanto riguarda i cibi solidi le preoccupazioni riguardano essenzialmente i danni che eventuali residui di cibo possono arrecare alle strumentazioni della Stazione Spaziale, alcune bevande potrebbero mettere in serio pericolo addirittura la salute degli astronauti, se consumate a gravità zero.

Per esempio, non conosciamo ancora le conseguenze del consumo di bevande gassate nello spazio. Sappiamo però che contengono anidride carbonica, e che il corpo umano generalmente la espelle rilasciando il gas in eccesso con il classico ruttino di apprezzamento.

Secondo la NASA, senza il lavoro della forza di gravità sulle bolle di anidride carbonica ingerite con la bevanda gassata, queste potrebbero restare in qualche modo intrappolate nell’apparato digerente degli astronauti, con conseguenze ancora poco chiare, ma di certo da evitare. “Il gas e il liquido non si separano automaticamente” spiega Wu; quindi non si sa bene ancora come il corpo possa espellere l’aria in eccesso in ambiente di microgravità. “Di certo non un’esperienza piacevole”, sottolinea Wu.

Nonostante sia esistita una piccola cantina sulla ISS, un altro divieto totale riguarda il consumo di alcol, e non per i motivi che potremmo pensare. L’alcol è bandito dalla ISS perché potrebbe danneggiare il sistema di supporto vitale della Stazione Spaziale, che fornisce acqua e aria pulite agli astronauti tramite il riciclo di materiali di scarto.

L’etanolo è infatti estremamente volatile, spiega Wu: evaporando con facilità, può “interferire con la capacità del sistema di rigenerare aria e acqua”. Un pericolo da evitare in ogni modo.