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Dove si respira l'aria più pulita d'Italia? La mappa delle città "virtuose"

Quali sono le città e le aree dove si respira l'aria più pulita in Italia? Ecco dove recarsi per una bella boccata "d'aria buona"

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L’inquinamento dell’aria in Italia varia notevolmente da Regione a Regione, ma è vero che il Nord è maggiormente attanagliato da questa piaga rispetto al Sud. Proviamo a comprendere quale sia la situazione nel dettaglio, dati alla mano. Di seguito riportiamo quelle che sono le città più virtuose e quelle maggiormente in affanno, per così dire.

Come si valuta la qualità dell’aria

I dati riportati sono tratti dal World Air Quality Index Project di Environmental Protection Agency (EPA). Quando si parla di qualità dell’aria, si intende identificare la presenza di agenti inquinanti atmosferici in un determinato lasso di tempo e su una specifica area territoriale.

La presenza di agenti inquinanti in quantitativi superiori ai valori limite, segnalati dalla legge, pregiudica la qualità dell’aria. Il processo di valutazione è essenziale per comprendere l’impatto dell’inquinamento atmosferico sulla nostra salute. Si misura attraverso l’analisi dei livelli di differenti inquinanti, come:

  • PM10 e PM2.5 (particelle sottili);
  • NO2 (biossido di azoto);
  • O3 (ozono);
  • SO2 (biossido di zolfo);
  • CO (monossido di carbonio.

Si garantisce una valutazione uniforma in chiave internazionale attraverso un indicatore sintetico, la scala Air Quality Index (AQI), che sfrutta valori da 0 a 500:

  • buona – tra 0 e 50;
  • mediocre – tra 50 e 100;
  • scadente – tra 100 e 150;
  • inquinata – tra 150 e 200;
  • molto inquinata – tra 200 e 300;
  • pessima – tra 300 e 500 o superiore.

Qualità dell’aria in Italia

Dal 2022 a oggi la qualità dell’aria in Italia non ha mostrato dei segni di miglioramento che possano essere definiti significativi. I superamenti dei valori limite quotidiani del PM10 si sono concentrati in aree dalla forte presenza antropica, come il bacino padano, Napoli-Caserta, la Valle del Sacco e altre zone urbane e industriali.

Gli studi effettuati dall’European Environment Agency tra il 2021 e il 2023 offrono una classifica delle città italiane considerate migliori sotto l’aspetto della qualità dell’aria respirata:

  • Sassari;
  • Livorno;
  • Catanzaro;
  • Battipaglia;
  • Grosseto;
  • Genova;
  • Salerno;
  • Campobasso;
  • Savona;
  • L’Aquila.

Una condizione particolare, quella dell’Italia, che sembra procedere a due velocità. Di fatto il Paese è di poco al di sotto della media europea per quanto concerne la qualità dell’aria. Il trend generale, però, sembra tendere al miglioramento, per quanto minimo. Una considerazione che però si scontra con delle punte di inquinamento registrate, che sono tra le peggiori di tutt’Europa.

Se si parla di grandi città inquinate, il pensiero va a Milano e Torino. Nel primo caso, nel solo marzo 2023 si è registrata una media di PM10 pari a 47.75 µg/m³. Il capoluogo lombardo ha ottenuto un titolo poco lusinghiero, il terzo posto tra le città più inquinate al mondo, dietro Teheran e Pechino.

Passando a Torino, nel 2023 la qualità dell’aria ha mostrato un certo miglioramento, con una diminuzione delle polveri sottili rispetto al passato. Ciò è stato attribuito alle misure ambientali adottato in termini di mobilità pubblica e privata, così come all’efficientamento energetico e agli interventi in campo industriale e agricolo. Una condizione che resta però critica, considerando come più stazioni di monitoraggio abbiano superato i limiti previsti dalla legge, per quasi 35 giorni di fila durante l’anno.

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