Libero
TECH NEWS

Grok si evolve e Elon Musk vuole usare la sua AI per riscrivere la storia

Musk ha intenzione di depurare Grok da tutte quelle informazioni che egli stesso ritiene superflue col rischio di una rielaborazione selettiva della conoscenza

Pubblicato:

Elon Musk ha recentemente annunciato la sua ambiziosa strategia Grok, il suo modello di intelligenza artificiale integrato all’interno di X (ex Twitter). L’intenzione è quella di riqualificare Grok su una nuova base di conoscenza, eliminando tutto ciò che il magnate della tecnologia definisce “spazzatura” e “dati non corretti“. Il primo obiettivo di questa “rifondazione” è, addirittura, quello di riscrivere la storia.

In che modo Elon Musk vuole cambiare Grok

In un post pubblicato su X, Musk ha anticipato che il prossimo modello, Grok 3.5, sarà dotato di capacità di “ragionamento avanzato“. Ma da quel che sappiamo, la sua visione va ben oltre il semplice aggiornamento e il patron di Tesla vuole utilizzare il suo chatbot per “riscrivere l’intero corpus della conoscenza umana, aggiungendo informazioni mancanti ed eliminando errori“.

Questa affermazione sottolinea l’ambizione creare un’intelligenza artificiale che non solo acceda e sintetizzi il sapere esistente, ma sia anche in grado di correggerlo e di completarlo attivamente. Fatto questo, il passo successivo è utilizzare questo “aggiornamento” per addestrare da zero i futuri modelli AI, eliminando tutto ciò che agli occhi del miliardario appare come spazzatura.

Questa dichiarazione, però, ha bisogno di essere contestualizzata. Se da un lato è vero che gli attuali modelli AI vengono addestrati su enormi quantità di dati recuperati dal web (incluse informazioni spesso errate, fuorvianti o distorte) dall’altra è anche vero che l’intenzione di Musk potrebbe essere “più estrema” di come appare, con la dichiarata volontà di utilizzare solo dati che egli stesso ritiene corretti.

Non è un segreto che le opinioni di Musk già da qualche anno siano piuttosto estreme e questo, naturalmente, si ripercuote anche sul suo modello AI che, in futuro, potrebbe utilizzare solamente dati che egli stecco considera “anti-woke” e lontani dalle “restrizioni ideologiche imposte da altri sviluppatori”.

Importante ricordare che questo si riflette anche su X che negli ultimi anni è diventato terreno fertile per teorie cospirazioniste, fake news ed estremismi di vario genere.

Perché l’evoluzione di Grok preoccupa gli esperti

Le dichiarazioni di Musk hanno suscitato forti dubbi dagli esperti del settore con alcuni scienziati che non hanno esitato a definire la volontà del miliardario come una “distopia orweliana” in pieno stile 1984 con il governo manipola la storia per i propri scopi.

Questa critica evidenzia il pericolo di una rielaborazione selettiva della conoscenza, che potrebbe facilmente sfociare nella creazione di una narrativa basata su pregiudizi ideologici piuttosto che sulla verità oggettiva, col rischio di trasformare la ricerca della conoscenza in una forma di censura o manipolazione.

E queste dichiarazioni non sono poi così lontane da quello che potrebbe diventare Grok, soprattutto perché, come confermato da Musk stesso, l’addestramento dell’AI dovrebbe passare anche dai “fatti divisivi” e “politicamente scorretti ma veritieri”, suggerendo una ricerca di verità scomode o trascurate.

Verità che in breve tempo sono sfociate in una marea di commenti sotto al post dove sono emerse alcune delle teorie cospirazioniste più assurde di sempre, dalla distorsione dell’olocausto fino ad arrivare a fake news sui vaccini, sui cambiamenti climatici e su teorie pseudoscientifiche razziste.

L’idea di “purificare il corpus della conoscenza umana attraverso l’AI” è una riscrittura bella e buona della storia in base alle idee di un singolo individuo, che sta avvenendo senza alcuna metodologia scientifica e, soprattutto, senza imparzialità e questo non può che essere un rischio davanti a cui non si può tacere.