Cosa sappiamo del "mostro cosmico" scoperto nello Spazio
Il telescopio spaziale Hubble è stato capace di individuare e fotografare un sorprendente ammasso di galassie, un vero e proprio mostro cosmico
Un mostro cosmico mai notato prima ha spaventato e affascinato al tempo stesso gli astronomi di tutto il mondo. Si sta parlando forse di qualche creatura di dimensioni eccezionali che potrebbe minacciare la Terra? Niente di tutto questo, i due termini sono stati utilizzati per commentare uno degli ultimi scatti del celebre telescopio Hubble.
Il dispositivo progettato dalla NASA, il quale è attivo dal lontano 1990, ha catturato i dettagli di un ammasso impressionante di galassie. Si sta parlando di un avvistamento avvenuto a otto miliardi di anni luce dal nostro pianeta, per la precisione nella costellazione dei Cani da Caccia: quest’ultima ha dimensioni ridotte e si trova nell’emisfero Nord.
Gli agglomerati del mostro cosmico
Il mostro cosmico a cui si sta facendo riferimento ha in realtà un nome scientifico ben preciso, molto più complesso: l’ammasso si chiama infatti eMACS J1353.7+4329. La lontananza dalla Terra è a dir poco sorprendente, anche se sono stati osservati oggetti celesti al doppio della distanza. Il “mostro” è composto da due agglomerati, per la precisione galassie di forma ellittica che sono pronte per una fusione definitiva. Hubble è riuscito a scattare una foto mozzafiato e quello che si nota sono soprattutto le varie forme ovali. Quali sono le caratteristiche più rilevanti?
Le galassie di questo mostro cosmico hanno un alone di color arancione brillante, con tanto di nucleo luminoso. Si nota anche una stella con quattro diversi picchi di diffrazione. Come hanno avuto modo di spiegare gli esperti, il “comportamento” dell’ammasso ricorda quello di una lente gravitazionale: in effetti, gli astronomi ne stanno approfittando per approfondire le galassie in maniera più dettagliata. La lente gravitazionale è tipica nelle situazioni in cui gli oggetti celesti di grandi dimensioni, come appunto le galassie che si fondono, tendono a deformare lo spazio-tempo, ingrandendo o distorcendo il tutto. Nella foto di Hubble ci sono dei dettagli che chiariscono questa peculiarità.
Un mostro cosmico esaminato in ogni dettaglio
Nell’immagine del telescopio spaziale, gli effetti più evidenti della lente gravitazionale si intuiscono nella galassia centrale, quella di dimensioni maggiori e che ha allungato un’altra galassia sullo sfondo: quest’ultima, dunque, appare come se fosse il collegamento tra due archi molto sottili. Le osservazioni del mostro cosmico sono avvenute sfruttando diverse lunghezze d’onda, in particolare adoperando due degli strumenti più sofisticati di Hubble, la Wide Field Camera 3 e la Advanced Camera for Surveys. Tutte le informazioni raccolte sono state inserite in un programma specifico che si occupa di cinque degli ammassi galattici più grandi in assoluto. Non è la prima volta che la costellazione dei Cani da Caccia riserva queste sorprese.
In effetti, si trova a grande distanza dai campi stellari della Via Lattea. Uno degli oggetti celesti più interessanti è senza dubbio la Galassia Vortice, nota anche come M51, una spirale interagente dalla brillantezza incredibile. Si tratta di uno degli elementi cosmici più fotografati in assoluto di tutto il cielo. Un’altra attrattiva della costellazione è senza dubbio la Galassia Girasole (ribattezzata M63 dagli astronomi), visibile in prospettiva ma dall’inclinazione tale che la struttura dei bracci può essere ammirata senza problemi.