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SCIENZA

Countdown per la splendida Luna Rosa: tutti con il naso all'insù

Sabato 16 aprile ci sarà la splendida Luna Rosa, un evento tipico del periodo primaverile e che ha a che fare con la fioritura di una pianta

Lo spettacolo della Luna Rosa Fonte foto: 123RF

Sono passati quarant’anni esatti da quando Umberto Tozzi cantava di una fantomatica notte rosa: il brano è destinato a trasformarsi in realtà con la splendida Luna piena di aprile, quella che è già stata ribattezzata Luna Rosa. Sempre a proposito di musica, è il rosso che ha fatto diventare ancora più famoso il nostro satellite in un’altra canzone, come si spiega invece questa tonalità più soft?

Dopo aver conquistato i titoli dei giornali nelle scorse settimane per il razzo destinato a schiantarsi sulla sua superficie, ora si parla di quanto accadrà alle 14:55 (orario degli Stati Uniti) di domani, sabato 16 aprile 2022. La Luna si sposterà in direzione ovest nel cielo e una linea di pianeti apparirà ad est, secondo quanto riferito dall’osservatorio navale americano.

In poche parole si potrà beneficiare della Luna piena per un intero fine settimana. Si parla in questi casi di Luna Rosa, ma in realtà non bisogna attendersi una colorazione speciale che renderebbe lo spettacolo con il naso all’insù ancora più emozionante. Il romantico colore si riferisce al fatto che il primo plenilunio di primavera viene accompagnato dalla fioritura di una pianta molto diffusa in America. Tra l’altro, esistono anche altri nomi per identificarla, come ad esempio “Luna di Pasqua” o “Luna dei Pesci”. La Luna Rosa sarà ben visibile in Italia poco prima delle 21:00 di domani, uno spettacolo che durerà fino al lunedì mattina.

La pianta che ispira il nome

Tornando a parlare della pianta che ha permesso di ribattezzare in modo singolare il nostro satellite in questo periodo dell’anno, si tratta della cosiddetta Phlox Subulata. È una pianta erbacea perenne, sempreverde, tappezzante a fioritura primaverile che non supera i 10 centimetri di altezza. Il colore, poi, è più tendente al viola e molto delicato. Normalmente le Lune piene come quella di cui si sta parlando si verificano nel momento in cui la Terra si trova tra il Sole e la Luna stessa. Nel satellite, destinato presto a diventare una preziosa riserva di aria respirabile, l’emisfero illuminato dal Sole diventa visibile per intero dal nostro pianeta e appare in cielo come una sfera di grande luminosità.

Il momento migliore per l’osservazione

Basta un semplice binocolo o un telescopio di piccole dimensioni per ammirare la Luna Rosa. Sarà luminosa come non mai e questo particolare non consentirà di notare le caratteristiche principali della superficie. Come suggerito dagli esperti di questa materia, inoltre, il momento migliore per osservarla potrebbe essere subito dopo i giorni di Luna piena, in modo da sfruttare qualche zona d’ombra che metta in rilievo i dettagli della superficie. Servirà tanta pazienza ma l’attesa verrà ben ripagata.

Vale la pena ricordare come l’orbita della Luna sia leggermente inclinata rispetto al piano dell’orbita del nostro pianeta, ecco perché il satellite non riesce a “passare” attraverso l’ombra terrestre ogni volta che completa un circuito. Sempre il 16 aprile, in concomitanza con la Luna Rosa, il cielo sarà privo di pianeti ma soltanto a occhio nudo. Mentre ci si chiede in che modo riusciremo a muoverci sulla Luna nel corso delle future missioni spaziali, ora si preferisce concentrare le attenzioni sui pleniluni di primavera che difficilmente tradiscono in quanto a spettacolarità.