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Di cosa parla Blue Eye Samurai

La serie di animazione, acclamata da pubblico e critica, è già stata rinnovata per una seconda stagione. Ecco tutte le cose da sapere

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blue-eye-samurai Fonte foto: Netflix

La ricerca di una personale vendetta nel Giappone del periodo Edo. Si potrebbe riassumere così la storia di Blue Eye Samurai, serie di animazione disponibile su Netflix co-creata dai coniugi Amber Noizumi e Michael Green (già noto per Logan e Blade Runner 2049). «Se ti piace The Witcher, se ti piace l’animazione, se ti piace Il Trono di Spade, se ti piace The Crown, se ti piace il dramma storico, se ti piace Shakespeare in Love, se ti piacciono i film di Tarantino, c’è qualcosa che fa per te in Blue Eye Samurai», ha detto Green a Netflix.

La trama di Blue Eye Samurai

La trama di Blue Eye Samurai è ambientata in Giappone nel XVII secolo, un periodo in cui i confini erano rigidamente chiusi agli stranieri e in cui era dunque molto raro scorgere dei volti dai tratti non giapponesi. Uno di questi volti è però quello di Mizu, la protagonista della storia, le cui origini “impure” sono tradite dai decisamente poco nipponici occhi blu. Ai tempi della sua nascita c’erano solo quattro uomini bianchi in Giappone; quindi, è probabilmente uno di loro ad averla resa una “creatura della vergogna”. Mizu è intenzionata ad avere la sua vendetta: vuole trovarli e a ucciderli.

La vendetta però non si addice alle donne. O meglio: le donne, nel Giappone del periodo Edo, non godevano certamente di particolari libertà. Per questo Mizu, per portare a termine la missione che si è imposta, nasconde a tutti il suo genere e i suoi occhi blu. Ad accompagnarla nel viaggio ci saranno Ringo, un produttore di soba che sogna in grande; Taigen, un pomposo samurai; e la principessa Akemi, promessa sposa di Taigen dalla vita apparentemente privilegiata.

Blue Eye Samurai è una storia vera?

No, un personaggio come Mizu non è realmente esistito. Ma Noizumi e Green hanno raccontato a Netflix di avere svolto numerose ricerche sul periodo Edo per rendere la storia il più possibile verosimile, anche dal punto di vista dei costumi e delle usanze.

L’idea di questa serie di animazione è arrivata diversi anni fa quando i co-creatori sono diventati genitori di una bimba dagli occhi azzurri. Noizumi, che è per metà giapponese, ha accolto con grande entusiasmo questa particolarità della figlia. Ma poi ha riflettuto: «Nel periodo Edo, a partire dal Giappone del XVII secolo, sarebbe stato illegale essere bianco. Nessuno avrebbe voluto sembrare bianco in quel modo».

Blue Eye Samurai avrà una stagione 2

La prima stagione di Blue Eye Samurai è disponibile su Netflix da novembre 2023 ed è stata acclamata da pubblico e critica: la serie è stata premiata ai 74esimi Annual ACE Eddie Awards nella categoria Best Edited Animated Series e ha vinto sei riconoscimenti ai 51esimi Annie Awards.

Non stupisce, insomma, che Blue Eye Samurai sia stata rinnovata per una seconda stagione. La conferma è arrivata già alla fine del 2023, ma a oggi non è ancora stato fornito nessun aggiornamento sulla possibile data di uscita.