Un'immagine arrivata dalla Luna sta ossessionando gli scienziati
Naso in su e non solo per romanticismo: un'immagine proveniente dalla luna sta aprendo nuovi misteriosi scenari per gli scienziati. Tutti da esplorare
Da sempre gli astri attirano ogni tipo di attenzione da parte di chi sta sulla Terra. La Luna, in particolare, è oggetto di molteplici osservazioni sia dai meno esperti che, ovviamente, da scienziati e ricercatori. Proprio questi ultimi, di recente, sembrano ossessionati da un’immagine che ha dato il via a una serie di enigmatici quesiti. Sì, perché, nello specifico, è stato rivenuto un doppio cratere sulla Luna che, almeno in principio, non sembrava avere spiegazione.
Essendo diverso dagli altri crateri, questo doppio avvallamento si è mostrato subito insolito. A notarlo è stato il team che muove e monitora il Lunar Reconnaissance Orbiter della NASA. E ciò che è derivato da questa osservazione è stato davvero sorprendente.
La rilevazione del doppio cratere sulla Luna
Ma cos’è precisamente il Lunar Reconnaissance Orbiter e quanto è attendibile? Non servirebbe dirlo, ma è più affidabile: si tratta di un sistema computerizzato lanciato in orbita nel 2009 con una duplice missione: indagare sull’aspetto della Luna, identificando i siti con alto potenziale scientifico e con possibile presenza di risorse naturali e individuare possibili aree di approdo per future missioni lunari umane e robotiche.
Gli strumenti a bordo del Lunar Reconnaissance Orbiter sono all’avanguardia (nonostante siano passati ben tredici anni dal suo lancio): sono in grado, infatti, di mappare le temperature della Luna sia di giorno che di notte, di restituire al team addetto immagini a colori ad alta risoluzione e di monitorare le tracce di magnetismo sui suoi poli. Non dovrebbe dunque stupire, allora, la reazione degli scienziati quando il veicolo spaziale ha inviato alla base una foto che immortalava un doppio cratere di dimensioni parecchio ampie che, fino ad adesso, era sfuggito alle esplorazioni.
Le ipotesi sul doppio cratere
Proprio il fatto che questo doppio cratere lunare non sia stato rilevato prima ha fatto balzare gli scienziati dalla sedia: quando si è formato? E come può essere successo? Stando alle valutazioni del Lunar Reconnaissance Orbiter, l’area presa in analisi è contraddistinta da un cratere orientale di 18 metri di diametro e da un cratere occidentale di circa 16 metri di diametro. La zona sembra non mostrare altre discese o pendenze, cosa che esclude l’idea di crateri naturali.
Si era, poi, valutata l’ipotesi dell’impatto da asteroide (tipologia di impatto che, per altro, è responsabile della formazione di moltissimi crateri), ma la forma dei due avvallamenti non corrispondeva per lunghezza e posizione. Così, ecco l’illuminazione: a colpire la luna potrebbe essere stato un razzo esaurito proveniente proprio dalla Terra. Sì, perché un razzo che termina il carburante e cessa il suo ciclo vitale ha una massa concentrata all’estremità del motore che può, effettivamente, provocare l’impronta visibile sulla Luna. O almeno, potrebbe.
A caccia del responsabile
Finora, infatti, nessun altro razzo che ha colpito la Luna ha creato un doppio cratere. I veicoli spaziali della missioni Apollo 13, 14, 15 e 17, per esempio, hanno formato dei crateri unici, più grandi e con profili più irregolari. Dunque quale razzo può aver causato questi buchi? È questo ciò che gli scienziati stanno cercando di comprendere.
Confrontando le osservazioni e le immagini che Lunar Reconnaissance Orbiter ha inviato negli ultimi anni, pare che l’impatto sia avvenuto il 4 marzo 2022. Nei prossimi mesi, verranno analizzate le impronte magnetiche della zona e gli spettri della composizione materiale del doppio cratere per capire chi è davvero il responsabile. Non resta, dunque, che attendere nuovi risvolti.