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SCIENZA

Due nuovi gruppi genetici di lamprede si sono formate a causa del cambiamento climatico

Studi sulle lamprede rivelano che due nuovi gruppi genetici di questi animali acquatici si sono formati in risposta ai cambiamenti climatici del passato

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Due nuovi gruppi genetici di lamprede Fonte foto: iStock

Uno studio rivela come si siano formati due nuovi gruppi genetici in seguito a cambiamenti climatici avvenuti in passato.

Tale differenziazione genetica riguarda le lamprede, bizzarri animali acquatici che hanno, però, un ruolo fondamentale negli ecosistemi.

I due nuovi gruppi genetici di lamprede

Uno studio recente rivela come i cambiamenti climatici estremi del passato abbiano influenzato la diversificazione genetica delle lamprede, enigmatici pesci parassiti noti per il loro aspetto insolito e la funzione cruciale negli ecosistemi acquatici. La ricerca suggerisce che uno dei periodi più caldi nella storia del nostro pianeta potrebbe aver spinto le lamprede a separarsi in due distinti gruppi genetici, con implicazioni significative per comprendere come le specie acquatiche possano rispondere ai rapidi mutamenti del clima odierno.

Le lamprede, spesso descritte come “tubi dalla bocca circolare piena di denti”, sono creature tanto antiche quanto strane. Nonostante la loro fama non sempre positiva, svolgono un ruolo essenziale negli ambienti d’acqua dolce: le loro larve filtrano i nutrienti e contribuiscono a mantenere la qualità dell’acqua nei letti fluviali. Tuttavia, le relazioni di queste specie, così come la loro storia evolutiva complessiva, rimangono in gran parte sconosciute.

Attualmente, sono riconosciute solo 48 specie di lamprede, divise in tre famiglie principali: una che vive esclusivamente nell’emisfero settentrionale e due distribuite nell’emisfero meridionale. Curiosamente, nessuna specie di lampreda è stata rinvenuta nei tropici vicino all’equatore. Tale aspetto ha sollevato interrogativi su come queste popolazioni si siano separate nel corso dell’evoluzione.

Le ricerche scientifiche sulle lamprede

Per cercare di chiarire molti dei misteri sulle lamprede, un team di ricercatori guidato da Lily Hughes, professoressa di ricerca presso la North Carolina State University e curatrice di ittiologia al North Carolina Museum of Natural Sciences, ha combinato dati genetici prelevati da lamprede viventi con informazioni provenienti dal registro fossile. Attraverso la costruzione di alberi filogenetici, il team ha scoperto che la separazione tra le lamprede dell’emisfero settentrionale e meridionale è avvenuta circa 93 milioni di anni fa, durante il periodo Cretaceo.

Questo periodo della storia della Terra è noto per le temperature estremamente elevate: le medie globali raggiungevano circa 28,1 °C, mentre quelle tropicali si spingevano fino a 34,2 °C. Secondo Hughes, tali condizioni climatiche potrebbero aver avuto un impatto diretto sulle lamprede, in particolare sulle loro larve, che prediligono ambienti più freschi e si rifugiano nei letti dei torrenti per sfuggire al calore. Le temperature tropicali del Cretaceo sarebbero state insostenibili per le larve, portando a due possibili scenari: l’estinzione delle lamprede tropicali, con la conseguente perdita di un legame genetico comune, oppure la migrazione verso aree più temperate, lontane dall’equatore.

La ricerca fornisce, dunque, una nuova ipotesi sulla distribuzione delle lamprede. Una spiegazione precedentemente accettata attribuiva la loro distribuzione disgiunta all’antico supercontinente Pangea, la cui frammentazione avrebbe fisicamente separato le popolazioni. Tuttavia, i risultati dello studio dimostrano che la divergenza tra le lamprede dell’emisfero settentrionale e meridionale è avvenuta molto tempo dopo la rottura di Pangea.

Si tratta di una scoperta che non solo chiarisce un pezzo del puzzle evolutivo delle lamprede, ma solleva anche domande più ampie su come gli organismi acquatici possano rispondere ai cambiamenti climatici attuali. Le lamprede rappresentano un esempio emblematico di adattamento e resilienza e, al contempo, di vulnerabilità di fronte a condizioni ambientali estreme. Comprendere come abbiano superato una sorta di riscaldamento globale del passato potrebbe offrire spunti preziosi per proteggere le specie acquatiche in quest’epoca di rapida trasformazione ambientale.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Proceedings of the Royal Society B: Biological Sciences, è stato realizzato grazie al contributo di ricercatori provenienti da diverse istituzioni, tra cui la Southeastern Louisiana University e la St. Louis University, con il supporto della National Science Foundation. È un lavoro che rappresenta un passo avanti nella comprensione dell’evoluzione delle lamprede e fa luce su un capitolo finora poco esplorato della storia naturale.

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