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SCIENZA

L'energia può essere prodotta dal sudore umano: la straordinaria scoperta

A Singapore è stato scoperto il modo per convertire il sudore umano in energia utilizzabile per alimentare piccoli dispositivi elettronici

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Attività fisica Fonte foto: iStock - Drazen Zigic

Il fastidioso sudore umano è il grande protagonista di una nuova scoperta effettuata dai ricercatori della National University of Singapore: gli esperti della NUS hanno infatti trovato il modo per ricavare da esso l’energia sufficiente per alimentare piccoli dispositivi elettronici. Come? Grazie a una innovativa pellicola capace di convertire il sudore umano in piccole quantità di energia elettrica.

Questa speciale pellicola ideata dai ricercatori della NUS è composta da 2 sostanze chimiche igroscopiche, cioè il cloruro di cobalto e la etanolamina, che sono in grado di assorbire e immagazzinare l’umidità prodotta dal sudore umano in una maniera particolarmente efficace (15 volte di più rispetto ai materiali più convenzionali).

Gli esperti hanno applicato a essa un dispositivo indossabile per la raccolta dell’energia, che contiene 8 celle elettrochimiche (EC) che usano la pellicola stessa come elettrolita. Durante la fase di assorbimento dell’energia, ciascuna di queste celle è capace di generare circa 0,57 volt di elettricità, una quantità di energia sufficiente per alimentare un diodo a emissione di luce (LED).

La pellicola può essere “rigenerata” e utilizzata fino a 100 volte. Una speciale funzione prevista dai ricercatori, inoltre, prevede che la pellicola possa cambiare colore (passando dal colore blu al colore viola), in modo da mostrare all’utilizzatore del dispositivo quanto sudore è stato assorbito fino a quel momento.

Nonostante la quantità di energia ricavata in questo modo non sia molta, questa nuova scoperta effettuata dai ricercatori della National University of Singapore apre le porte all’ipotesi futura di poter alimentare piccoli dispositivi elettronici grazie al sudore umano generato individualmente durante un’attività fisica, senza la necessità di dover ricorrere a un powerbank.

Un altro importante vantaggio, più immediato, è rappresentato dalla possibilità di mantenersi più freschi e asciutti durante l’attività fisica, in particolar modo in un’area del mondo, quella del sud-est asiatico, caratterizzata da un clima particolarmente umido.

Nonostante la scoperta effettuata a Singapore abbia fatto rapidamente il giro del mondo, è ancora presto per sapere quando sarà possibile acquistare dispositivi realizzati con la speciale pellicola ideata dagli esperti della NUS. Allo stato attuale, infatti, non è stata ancora comunicata ufficialmente una data per il rilascio del prodotto sul mercato.

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