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Extropic sfida Nvidia: il nuovo chip che vuole rivoluzionare l'AI

Extropic, startup innovativa, sta sviluppando un chip per calcoli probabilistici, sfidando Nvidia. La tecnologia punta a risolvere i problemi energetici dell'Intelligenza Artificiale.

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nuovo chip extropic per potenziare l'intelligenza artificiale Fonte foto: 123RF

Nel mondo della tecnologia, la competizione è spesso feroce, ma raramente qualcuno osa sfidare colossi consolidati come Nvidia. Tuttavia, in un’epoca in cui le applicazioni di intelligenza artificiale (ai) stanno spingendo le capacità computazionali verso limiti senza precedenti, emerge un attore audace che ha l’ambizione di stravolgere l’industria dei chip. Parliamo di Extropic, una startup che sta sviluppando una nuova tipologia di chip, un’innovazione che promette di ridisegnare le fondamenta stesse della computazione, sfruttando concetti finora considerati sfidanti o addirittura impossibili.

Extropic sfida Nvidia con un nuovo chip

Affrontare Nvidia, il produttore di chip che domina il mercato dei processori grafici (GPU) utilizzati per l’addestramento delle intelligenze artificiali, potrebbe sembrare una follia. Nvidia ha una posizione di assoluto predominio nel mercato, eppure, Extropic è pronta a lanciare la sua sfida con il suo chip probabilistico, che utilizza le fluttuazioni termodinamiche all’interno dei circuiti elettronici per eseguire calcoli con probabilità. In altre parole, mentre i chip tradizionali (come quelli di Nvidia) si basano su bit che possono essere solo uno o zero, il chip di Extropic sfrutta p-bit, che rappresentano probabilità di essere in uno stato piuttosto che nell’altro.

Questa differenza fondamentale tra i tradizionali bit e i p-bit è ciò che rende la proposta di Extropic tanto interessante.

Cosa sono i p-bit

I bit classici sono rigidi: un bit è sempre o un “1” o uno “0”, mentre un p-bit può essere in uno stato intermedio, con una certa probabilità di essere in uno stato piuttosto che nell’altro. In pratica, utilizzando questa proprietà, Extropic è in grado di eseguire calcoli probabilistici complessi che si rivelano straordinariamente efficienti.

Secondo il CEO di Extropic, Guillaume Verdon, questa tecnologia rappresenta il primo passo verso una piattaforma di computazione probabilistica che non solo può essere scalata e prodotta in massa, ma che può anche essere realizzata in modo molto più efficiente rispetto alle soluzioni esistenti.

L’asso nella manica di Extropic

Una delle caratteristiche più sorprendenti della tecnologia di Extropic è l’uso delle fluttuazioni termodinamiche all’interno del silicio per eseguire calcoli senza bisogno di sistemi di raffreddamento estremi. Tradizionalmente, la computazione termodinamica ha richiesto circuiti elettronici superconduttori, ma Extropic ha trovato un modo per sfruttare il silicio comune, che è il materiale alla base dei chip tradizionali, per ottenere calcoli più efficienti.

In pratica, invece di cercare di eliminare il calore generato durante il calcolo, Extropic ha imparato a utilizzare le fluttuazioni naturali di carica elettrica per eseguire simulazioni probabilistiche. Questo approccio non solo riduce il consumo energetico, ma permette anche di eseguire simulazioni Monte Carlo, che sono utilizzate in una varietà di settori, dalla finanza alla biologia, e in particolare nel settore dell’Intelligenza Artificiale per costruire modelli di ragionamento complessi.

Verdon non si limita a parlare di AI. L’ambizione di Extropic è quella di rendere i propri chip cruciali anche per l’high-performance computing (HPC), in cui la simulazione di sistemi stocastici è essenziale. Le applicazioni vanno dalla previsione di modelli economici complessi alla simulazione di comportamenti biologici, fino alla creazione di sistemi intelligenti che possano imitare il ragionamento umano in modo più sofisticato rispetto agli approcci tradizionali.

La visione di Extropic potrebbe sembrare futuristica e forse anche audace. Ma in un’epoca in cui le risorse per l’AI sono in esaurimento e le preoccupazioni ambientali stanno crescendo, potrebbe essere il momento giusto per ripensare a come funziona la computazione. Se Extropic riuscirà nel suo intento, potrebbe non solo sfidare Nvidia, ma anche guidare una vera rivoluzione nel mondo della tecnologia dei chip e dell’AI.

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