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Che fine fanno i calzini persi in lavatrice? Una formula ce lo spiega

I calzini si perdono fin troppo facilmente e spesso si incolpa la lavatrice, ma un gruppo di ricercatori ha fatto luce su questo mistero particolare

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Il fenomeno dei calzini scomparsi Fonte foto: 123RF

Secondo lo scrittore Marcello Marchesi, le calze da uomo muoiono per consunzione, quelle da donna per un incidente. È capitato praticamente a tutti di perdere dei calzini per “colpa” della lavatrice, una situazione fin troppo comune, che non può essere additata semplicemente all’elettrodomestico o alla fase appena citata. Ci sarebbe di mezzo persino la matematica.

Oggi persino questo capo di abbigliamento è diventato smart, ma il “giallo” delle sparizioni improvvise rimane. Un gruppo di ricercatori ha condotto, per conto della celebre azienda sudcoreana Samsung, uno studio volto ad approfondire l’insolito mistero; ne è venuta fuori una formula dettagliata che prende in esame una serie di rischi “casalinghi”.

Ci sono degli elementi che incidono fortemente sulla perdita dei calzini in casa. Oltre alla complessità del lavaggio in lavatrice e al numero di capi presenti nell’elettrodomestico, non ci sarebbe alcuna sparizione nel nulla, bensì la sistemazione dei calzini stessi in vari angoli dell’appartamento. Ad esempio, non è raro che finiscano dietro al termosifone, sotto un mobile o nei pressi della lavatrice, ma in una posizione nascosta. Ecco dunque che la distrazione la fa da padrona, ma non solo. La formula ricavata dai ricercatori è presto detta: Indice di perdita del calzino = (B + C)-(P x A). Ogni lettera ha un riferimento ben preciso.

Il significato della formula

La B sta infatti a indicare la grandezza del bucato, ricavata dal numero totale di persone che compongono la famiglia moltiplicato per quello delle lavatrici settimanali. La C è invece la complessità del lavaggio, vale a dire il totale dei lavaggi diversi per il numero di calzini che si lavano ogni settimana. La P è la positività legata al lavaggio, mentre la A è l’attenzione che viene utilizzata nelle operazioni che precedono il lavaggio. Con l’indice che tende a salire, aumenta anche il rischio di perdere un calzino. Di sicuro contro questi numeri può fare poco anche la tecnologia, come ad esempio la lavatrice lanciata di recente, che riesce a piegare il bucato.

Una giornata in memoria

Il fenomeno dei calzini spariti è così “sentito” che esiste persino una giornata speciale dedicata a loro. Si tratta di un’invenzione tutta americana: il 9 maggio è infatti la giornata in memoria del calzino spaiato, una ricorrenza adottata anche dall’Italia ma che da noi cade in un altro momento, il 4 febbraio. Può essere anche un qualcosa di goliardico, ma ci sono dei numeri che fanno capire quanto i calzini scomparsi accomunino ogni parte del nostro pianeta. Il settore commerciale legato a questi capi è attivo come non mai.

Poco prima della pandemia, si era calcolato come le vendite di calzini in tutto il mondo fossero superiori ai 21 miliardi di paia, con tassi di crescita destinati a salire in modo costante. Tra i cittadini più distratti ci sono senza dubbio i britannici che perdono ogni anno, in media, più di 15 calzini (un miliardo se si contano tutti gli abitanti del Regno Unito). Il progresso sta facendo passi da gigante, il calzino non è più un semplice indumento ma anche uno strumento sofisticato per gli appassionati di tech: quello che manca ancora è un dispositivo in grado di segnalare la “scomparsa” improvvisa dei calzini, un’invenzione che potrebbe rivoluzionare il futuro.

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