Fitness tracker sugli alberi? Bizzarro, ma potrebbe essere utile
Speciali fitness tracker per studiare i movimenti più impercettibili delle piante: secondo gli scienziati così potremo prevedere fioriture, malattie delle piante e allergie
Un domani, passeggiando per le strade delle nostre città, potremmo imbatterci in alberi con una specie di “collare”: ecco, quel nastro che circonda il tronco dell’albero potrebbe contenere uno speciale fitness tracker, del tutto simile a quello con cui ci alleniamo, capace di fornire importantissime informazioni agli scienziati. Ecco da dove viene l’idea e a cosa potrà essere utile nel prossimo futuro.
Fitness tracker sugli alberi
Fissare una sorta di fitness tracker sul tronco degli alberi con del nastro adesivo impermeabile sembrerebbe essere il metodo migliore per misurare l’ondeggiamento di una pianta. Il movimento degli alberi, che ci sembra quasi una danza legata solo al vento, in realtà può fornire importanti informazioni sulla biologia delle piante, a partire dalla distribuzione dell’acqua all’interno dell’albero. E studiandola più da vicino, la vita delle piante, ma anche quella di organismi come i funghi, è molto più complessa di quanto potremmo pensare.
I ricercatori della University of Colorado Boulder sono impegnati in un progetto che intende monitorare la quantità d’acqua che gli alberi riescono ad assorbire, ma riuscire a misurarlo con precisione è piuttosto difficile, poiché le piante non usano soltanto il terreno per nutrirsi. Molta acqua viene infatti acquisita dalla canopia, che è la parte più esposta delle chiome di una comunità di piante: ciò significa che gli alberi si nutrono anche dalle foglie, complicando un po’ le cose.
Come spiega Deidre Jaeger, autrice dello studio appena pubblicato sulla rivista internazionale Agricultural and Forest Meteorology, il team ha architettato un sistema di monitoraggio ad alta risoluzione dell’attività degli alberi che è praticamente identico a “quello che negli esseri umani ci fornisce parametri sulla quantità di energia che stiamo bruciando e ci dice quanto abbiamo dormito”.
“Mi piace definirlo un Fitbit per gli alberi”, continua Jaeger intervistata da Matt Simon per Wired US. In realtà si tratta di accelerometri, cioè sensori in grado di rilevare il più piccolo movimento della pianta. Tali strumenti, esattamente come un Apple Watch, un FitBit o un qualunque altro fitness tracker, riescono a misurare anche gli spostamenti che a occhio nudo sembrano impercettibili.
Un eccellente strumento di previsione
I “fitness tracker per alberi” sono stati usati per la prima volta in un esperimento guidato dall’idrologo Mark Raleigh, della Oregon State University. A partire dal 2014, il team di Raleigh ha monitorato due grandi alberi in Colorado usando degli accelerometri chiusi in buste di plastica fissate ai due tronchi.
I ricercatori hanno misurato ogni minimo spostamento dei due alberi per sei anni, all’incredibile velocità di 12 volte al secondo: i dati ottenuti sono molto dettagliati, e forniscono informazioni nuove sul movimento delle piante, e non solo.
Come uno smartwatch, i dispositivi hanno registrato anche dati relativi alla temperatura, mostrando un certo alleggerirsi della pianta durante le stagioni più calde, associato a un intensificarsi dei movimenti.
Altri scienziati stanno usando questi strumenti per altri scopi: l’ecologa Jaeger, per esempio, sta studiando gli alberi nei contesti urbani. I dati, in città, non evidenziano le grandi fluttuazioni di peso rilevate negli alberi della foresta del Colorado, che ogni inverno raccolgono molta neve per spogliarsi soltanto con l’arrivo della stagione calda.
Però, sottolinea Jaeger, il fitness tracker è in grado di registrare la differenza nella massa della pianta quando questa si riempie di infiorescenze e quando poi perde fiori, pollini, eventuali frutti e foglie. Gli accelerometri sono in grado di cogliere e misurare la fioritura delle piante, possono quindi registrare il momento in cui la pianta si inizia a liberare dai pollini alleggerendosi, o quello in cui sta cominciando a fiorire.
“Sarebbe molto utile per le previsioni sul polline“, conclude Jaeger. Ma i fitness tracker per alberi potrebbero anche segnalare l’arrivo di insetti invasivi, sempre più frequente anche alle nostre latitudini, o l’insorgere di malattie nelle piante.