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SCIENZA

Una foresta perduta da 22 milioni di anni è emersa nel Canale di Panama

Dall'analisi di alcuni fossili è emersa una scoperta sorprendente: sono i resti di un'antichissima foresta scomparsa 22 milioni di anni fa nel Canale di Panama.

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Foresta fossile sul'Isola di Barro Colorado a Panama Fonte foto: iStock

Una scoperta entusiasmante è avvenuta nel Canale di Panama. Grazie al lavoro di un team di ricercatori dello Smithsonian Tropical Research Institute sono stati rinvenuti i fossili di una specie di mangrovia precedentemente sconosciuta alla scienza e da qui, approfondendo gli studi, sono giunti a una conclusione: sull’Isola di Barro Colorado esisteva una foresta ormai perduta da circa 22 milioni di anni. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Palaeogeography, Palaeoclimatology, Palaeoecology.

La straordinaria foresta fossile nell’Isola di Barro Colorado

Un mondo misterioso scomparso a causa di un’eruzione vulcanica circa 22 milioni di anni fa. È di questo che parliamo riferendoci alla straordinaria foresta fossile trovata nell’Isola di Barro Colorado, che si trova nel lago artificiale Gatun a Panama.

“Non avremmo mai immaginato che il legno fossile si trovasse nell’Isola di Barro Colorado”, ha affermato il co-autore dello studio Carlos Jaramillo, geologo dello Smithsonian Tropical Research Institute di Panama. Del resto è parecchio complicato distinguere questi fossili “da qualsiasi altro albero in decomposizione nella foresta”, perché hanno un aspetto del tutto simile a quello dei comuni ceppi marci.

Si tratta per l’esattezza di 121 pezzi di legno ben conservati, ritrovati in un ruscello dell’Isola, che hanno portato gli scienziati alla scoperta di un’intera foresta fossile risalente a oltre 22 milioni di anni fa, cioè al Miocene. Parliamo dell’epoca in cui l’area veniva plasmata dalla collisione delle placche sudamericana e caraibica, giungendo infine alla formazione dell’America Centrale e di Panama.

L’Isola di Barro Colorado non è sempre esistita: si è formata durante i lavori di costruzione della diga nel 1913. Ma da quando è emersa si è distinta per la preziosa e imponente foresta di mangrovie tra le quali – ormai non ci sono più dubbi – si contavano un tempo anche alcune specie finora sconosciute alla scienza.

Un’antica specie di mangrovie sconosciuta alla scienza

I campioni sedimentari dell’isola hanno rivelato un habitat ideale per le antiche mangrovie, che prosperavano in un ambiente dove le acque dolci e marine si mescolavano. Approfondendo l’analisi del legno fossile ritrovato sull’Isola, il team di ricerca è riuscito a identificare una di queste specie che, di fatto, era sconosciuta alla scienza.

L’hanno chiamata Sonneratioxylon barrocoloradoensis, in onore dell’Isola di Barro Colorado, e si sono accorti che esistono alcune mangrovie simili che attualmente vivono nel sud-est asiatico. Oltre alla scoperta della nuova specie in sé, però, il ritrovamento di questi fossili ha fatto luce su quanto avvenuto all’antichissima foresta perduta. Le analisi hanno stabilito che la sua estinzione è stata provocata da un’eruzione vulcanica, che a sua volta ha innescato un lahar, ovvero una colata di fango composta di materiale piroclastico e acqua. La foresta è stata letteralmente soffocata e spazzata via da questo mix letale ma, al contempo, lo stesso ha giocato un ruolo cruciale nella conservazione dei fossili, impedendo la decomposizione del legno.

“I campioni di legno fossile, noti anche come legno pietrificato, contengono una grande quantità di informazioni. La struttura cellulare viene mineralizzata nel corso delle ere geologiche e conservata intatta, offrendo ai ricercatori una rara e grande opportunità di viaggiare nel passato”, ha spiegato l’autrice principale dello studio Camila Martínez Aguillón, paleoecologa dell’Università EAFIT in Colombia.

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