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SCIENZA

In uno dei fossili più antichi della storia è stata trovata una nuova specie animale

Incastonata nell'ambra, questa specie animale si è conservata in condizioni perfette, e la possiamo vedere intatta: come è possibile

Il più delle volte l’unico modo che abbiamo per capire cosa succedeva milioni di anni fa è affidarsi ai fossili o ai resti ossei. Alcuni sono conservati meglio, di altri restano solo alcuni frammenti difficili da decifrare. Altre volte, invece, abbiamo a disposizione un fossile in condizioni perfette, perché si è conservato all’interno di materiali naturali, come l’ambra.

La scoperta in Russia

È quello che è successo recentemente in Russia, dove un team di paleobiologi provenienti da tutto il mondo ha scoperto un insetto incastonato in un frammento di ambra. La particolarità di questo animale è la sua età: un vecchietto di 95 milioni di anni, arrivato a noi nelle stesse condizioni in cui era quando è morto – come è successo per quest’altra mummia abbastanza impressionante.

Siamo nella vastissima Yakutia, la regione russa che si trova in territorio asiatico. In particolare nella sua parte più centrale, vicino all’incrocio dei due fiumi Lena e Vilyuy. Qui i ricercatori hanno trovato i resti perfettamente conservati di un esemplare di coleottero risalente al Cretaceo, e che appartiene alla famiglia delle Mordellidae. La scoperta è stata pubblicata sulla rivista scientifica Science Direct.

Si tratta di una nuova specie, mai vista prima: all’esemplare appena scoperto è stato dato il nome di Yakutia Sukachevae, quindi con un rimando alla zona in cui è stato trovato. La scoperta è molto importante, perché di solito questa regione siberiana è molto povera di animali conservati nell’ambra: è solo il secondo ritrovato, in un territorio che è incredibilmente vasto.

Un coleottero particolare

Se questo esemplare appartiene a una specie ancora sconosciuta, si sa qualcosa della famiglia a cui appartiene, quella delle Mordellidae. Si tratta di piccoli coleotteri, che hanno un’estremità appuntita sull’addome. Vivono ovunque, tranne che nei climi più rigidi e freddi dell’Antartide.

Le uova vengono depositate su legno in decomposizione, funghi e steli delle piante: di questo materiale poi si nutrono le larve, che crescono per diventare adulti. Questi ultimi invece diventano impollinatori, volando di fiore in fiore – gli scienziati pensano che anche questo nuovo specifico esemplare avesse questo ruolo.

 Come funziona la conservazione in ambra

Sentiamo spesso parlare di resti fossili che sono arrivati a noi tramite questa resina naturale. Ma come funziona esattamente il processo?

Si tratta di un fenomeno che, a pensarci bene, è abbastanza cruento: milioni di anni fa un animaletto, come il nostro Yakutia Sukachevae, stava tranquillamente svolazzando, quando si è appoggiato su una goccia di ambra fresca. È rimasto invischiato, e non è più riuscito a liberarsi. Dopo un po’ di tempo è morto: di fame, si sete, di fatica o semplicemente schiacciato dall’ambra che si è indurita, lo ha avvolto completamente e lo ha fatto arrivare a noi intatto.

Oltre alla conservazione perfetta o quasi, uno dei vantaggi del ritrovare un fossile in ambra è che ha mantenuto gli stessi colori che aveva al momento della morte, milioni di anni fa. Un dettaglio impossibile da ritrovare in altri tipi di fossili, come quelli più “classici” scavati nella roccia. Eventi simili succedono con il ghiaccio, il fango e il catrame oppure, in casi eccezionali, dentro i resti di altri animali.

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