Il mistero della galassia Medusa che sta ossessionando gli scienziati
La NASA ha pubblicato la foto ottenuta dal telescopio spaziale Hubble. Si tratta di una galassia medusa: ecco cos'è e perché ossessiona gli scienziati
Ancora una volta il lavoro portato a termine dal telescopio spaziale Hubble è stato fantastico, a dir poco. È infatti stata catturata un’immagine straordinaria di una galassia medusa, questo il nome virale che circola ormai da un po’. Proviamo a capire di cosa si tratta, a partire dalla spiegazione del suo particolare nome. Soprattutto, però, i motivi per i quali gli scienziati sono così interessati a studiarne ogni minimo dettaglio possibile.
Fotografata la galassia medusa
Come di consueto, la NASA fornisce al pubblico degli aggiornamenti su quelle che sono le ultime scoperte o semplicemente gli avvistamenti. I profili social dell’Agenzia spaziale sono colmi di scatti incredibili, come quello della galassia medusa.
Si tratta di una galassia a spirale posta a 220 milioni di anni luce dalla Terra. Responsabile di quest’immagine splendida è Hubble, telescopio della NASA e dell’Agenzia spaziale europea. Ecco quanto scritto in accompagnamento alla foto: “Nota come galassia medusa per i nastri blu di stelle che si dipanano da essa, come dei tentacoli cosmici. Osservandola alla luce dei raggi X, emerge anche una coda più lunga di gas caldo, che si estende per 260mila anni luce nello spazio”.
Il mistero della galassia medusa
È tempo però di spiegare per quale ragione gli scienziati siano così ossessionati da questa galassia medusa in particolare. Tutto riguarda le stelle di nuova formazione che si sono create nella coda. Sono un mistero a tutti gli effetti.
Il motivo è presto spiegato: “Le galassie che vivono in un ammasso, tendono a smettere di formare nuove stelle prima delle galassie al di fuori degli ammassi”, ha sottolineato in breve la NASA. In questo caso la galassia viene attirata dalla gravità dell’ammasso. In questo modo il gas assume l’atteggiamento di una sorta di vento, procedendo a rimuovere gas e polvere in un processo noto come “ram pressure stripping”. Avendo bisogno di gas, per la formazione delle stelle, tale processo risulterà rallentato.
Il telescopio spaziale Hubble ha dunque consentito l’avvistamento e lo studio approfondito di condizioni decisamente particolari. Ciò offre una migliore comprensione di quella che è la formazione stellare, dinanzi a condizioni non regolari, per così dire.
Ormai da tempo la NASA ha iniziato a rapportarsi al grande pubblico, lavorando per una generale comprensione di alcuni fenomeni spaziali. Un modo per spiegare il senso ultimo del lavoro dell’Agenzia, spesso additata dall’opinione pubblica come uno spreco di denaro.
Osservare e studiare lo spazio è però fondamentale per capire realmente chi siamo e prevenire eventuali eventi. Potrebbe inoltre garantire nuove chance per il futuro dell’umanità tutta. Questa linea di collegamento tra pubblico e NASA è dunque chiave e l’Agenzia non è restia nel fornire dettagli.
La foto della galassia medusa è stata infatti analizzata in maniera specifica, spiegando esattamente cosa lo spettatore sta guardando: “Una luce blu brillante, circondata da vortici blu traslucidi, si dirige verso la parte superiore sinistra dell’immagine. Ciò lascia due nastri blu lunghi di giovani stelle, che pendono dal disco della galassia, come dei tentacoli cosmici. Gli ammassi di gas e stelle paiono viaggiare con la galassia insieme alle code fluenti. La luce dei raggi X in quest’immagine è rappresentata dal blu della coda di gas caldo. Qui si possono vedere i viticci blu come dei tentacoli di medusa”.