Google farà un chip per i laptop: ecco quando arriva
Google avrebbe deciso di mettersi in proprio anche per quanto riguarda i chip di laptop e tablet, allettata dai risultati di Apple
Quando lo scorso anno Apple ha annunciato la separazione da Intel per mettersi in proprio a riguardo dei chip per computer in molti strabuzzarono gli occhi, indecisi se concedere fiducia alla scelta per definirla geniale oppure se etichettarla, semplicemente, come una follia.
Il tempo ha dato ragione alla Mela, e il chip M1 si è dimostrato un prodotto molto valido, a tratti anche superiore di fianco ai pari livello Intel o AMD. Google deve aver osservato molto da vicino l’evoluzione di Cupertino, e dalle indiscrezioni che sono arrivate nelle ultime ore sembra aver deciso di fare altrettanto. La prima spia di un’emulazione sul tema dalle parti di Mountain View era già arrivata, e col senno di poi è pure semplice etichettare l’indiscrezione odierna come prevedibile: il debutto, già ufficiale, del chip Tensor sviluppato nei laboratori di Mountain View sui Pixel 6 in luogo dei più noti chip Qualcomm o MediaTek. Così Google avrebbe deciso di dare continuità al progetto che vedremo sui prossimi Pixel, mettendo in cantiere anche un chip per i laptop che segua la scia degli M1 di Apple, magari superandolo.
Google spinta, indirettamente, da Apple
Già lo scorso anno erano giunte delle indiscrezioni secondo le quali Google stava scaldando i motori in vista della progettazione di chip da utilizzare sui laptop. Il rumor odierno si inserisce in questo filone, e fornendo pure un orizzonte temporale in cui vedremo il frutto degli sforzi di Google.
Secondo le informazioni raccolte da Nikkei Asia, i chip made by Google dei Chromebook del futuro saranno basati su architettura ARM esattamente come il chip Tensor che debutterà sui Google Pixel 6. A Mountain View vorrebbero evolvere il Tensor dei Pixel al punto da ottenere un equilibrio tra prestazioni e consumi che vada bene per i segmenti laptop e tablet.
Anche il Nikkei Asia sottolinea come Google sia rimasta affascinata dalle potenzialità mostrate da Apple e dai suoi chip M1, e si sarebbe convinta quasi subito a sviluppare una soluzione analoga.
Il vantaggio dei tempi
L’eventualità è certo intrigante, sebbene a Mountain View dovranno essere bravi ad integrare alla perfezione hardware e software, di fatto alla base delle fortune di Apple. L’opportunità insomma non va sprecata, anzi, anche perché la scelta prima di Apple e poi di Google potrebbe essere seguita presto da altri concorrenti, ed il vantaggio temporale non va sprecato ma massimizzato.
Serviranno comunque tempi lunghi prima di assistere all’esordio del primo chip realizzato da Google per laptop e tablet. Secondo le fonti del Nikkei Asia, sarà necessaria pazienza almeno fino al 2023, una previsione coerente con i tempi di sviluppo di solito richiesti da un chip.
Grande fiducia, anche nei Pixel 6
Google vivrebbe un momento di grande fiducia nei propri mezzi e soprattutto nelle proprie potenzialità. Il debutto del chip Tensor sui Pixel 6 avrebbe spinto le aspettative ai piani alti: in Google ci si sarebbe preparati al picco di domanda per i nuovi smartphone chiedendo ai fornitori di incrementare la produzione dei componenti necessari a realizzarli del 50% rispetto al periodo che ha preceduto la pandemia.
Una mossa curiosa considerato che i Pixel 6 non saranno venduti in molti mercati, tra cui l’Italia.