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Google Motion Cues, la nuova funzione di Android contro il mal d'auto

Il mal d'auto impedisce a molte persone di usare gli smartphone durante i viaggi, ma Google sta per risolvere il problema con lo stesso trucchetto usato da Apple

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mal d'auto Fonte foto: Shutterstock

Da tempo gli sviluppatori di Android cercano una soluzione tecnologica per alleviare il disagio causato dal mal d’auto, un problema che affligge numerosi utenti di dispositivi mobili durante gli spostamenti.

Questa ricerca segue un percorso già tracciato da Apple, che con il rilascio di iOS 18 ha introdotto una funzionalità denominata “Indicatori di movimento“.

Sebbene la controparte Android, conosciuta come “Motion Cues“, non sia ancora disponibile al pubblico, recenti indizi nel codice della versione v25.10.31 beta di Google Play Services suggeriscono che il progetto è ancora in fase attiva di sviluppo.

Che cos’è la cinetosi e perché soffriamo il mal d’auto

La cinetosi, comunemente nota come mal d’auto, è una condizione che si manifesta a causa di una discordanza tra le informazioni sensoriali percepite dal corpo.

In particolare, sorge un conflitto tra ciò che una persona osserva visivamente e ciò che il suo sistema vestibolare, responsabile del senso dell’equilibrio, registra come movimento. In pratica gli occhi vedono un’immagine fissa (quella dello smartphone), ma le orecchie percepiscono che il corpo è in movimento.

Questa incongruenza sensoriale può generare una serie di sintomi spiacevoli, tra cui nausea e disorientamento, rendendo difficoltoso l’utilizzo di dispositivi elettronici come smartphone e tablet durante i viaggi in automobile, treno o autobus.

Android: arrivano gli indicatori di movimento

La risposta di Google a questo diffuso problema prende il nome di “Motion Cues“. La sua esistenza e il suo funzionamento sono stati rivelati da Android Authority attraverso l’analisi del codice applicativo (APK teardown) delle versioni beta di Google Play Services, un processo che permette di anticipare funzionalità in sviluppo ma non ancora ufficialmente rilasciate.

Stando alle informazioni estratte, “Motion Cues” dovrebbe operare in maniera concettualmente simile agli “Indicatori di movimento” di Apple. L’idea fondamentale è quella di presentare all’utente degli elementi visivi animati sullo schermo che riflettano i cambiamenti di movimento del veicolo in tempo reale.

Questi segnali visivi, presumibilmente piccoli punti dinamici posizionati ai margini del display, avrebbero lo scopo di fornire un riscontro sensoriale per ridurre la discrepanza tra la percezione visiva e quella dell’equilibrio, alleviando così la sensazione di nausea senza ostacolare la visualizzazione dei contenuti principali.

In pratica: l’orecchio sente il movimento e l’occhio lo vede con degli indicatori che non restano fissi sullo schermo, ma si muovono nella stessa direzione del corpo dell’utente.

Le prime scoperte suggerivano la comparsa di semplici punti neri che si muovevano in relazione al movimento percepito dal dispositivo. Tuttavia, analisi più recenti del codice beta v25.10.31 indicano che Google starebbe esplorando opzioni di personalizzazione per questi indicatori.

In futuro, gli utenti potrebbero avere la possibilità di modificare la forma (con opzioni come “fisheye“, “diamante” e “meteoroide“) e il colore dei segnali visivi, scegliendo tra colori primari, secondari e terziari definiti nel tema del dispositivo. Si ipotizza anche la presenza di una funzione di randomizzazione per variare forma e colore a ogni attivazione.

Nonostante questi progressi evidenziati nelle versioni beta di Google Play Services, è fondamentale sottolineare che la disponibilità pubblica di “Motion Cues” rimane incerta. La sua implementazione definitiva e la data di rilascio non sono ancora state annunciate da Google.

La scoperta tramite APK teardown implica che la funzionalità è in fase di sviluppo, ma non garantisce la sua effettiva introduzione nell’applicazione destinata a tutti gli utenti Android.

Tuttavia, la somiglianza concettuale con la soluzione già implementata da Apple suggerisce un crescente interesse da parte dei produttori di sistemi operativi mobili nel trovare soluzioni innovative per migliorare l’esperienza utente durante gli spostamenti.

Resta da vedere se e quando gli utenti Android potranno beneficiare di questa potenziale innovazione contro il mal d’auto.

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