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La guida completa ad Android, il sistema operativo mobile di Google

Android è il sistema operativo mobile di Google ed è utilizzato da miliardi di smartphone in tutto il mondo: ecco come funziona e quali sono le caratteristiche

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Android Fonte foto: Primakov / Shutterstock.com

Android è il sistema operativo più diffuso tra gli smartphone e rappresenta un punto di riferimento per miliardi di utenti in tutto il mondo. Il sistema è sviluppato e aggiornato da Google ma viene proposto in tante varianti, personalizzate, anche in misura molto significativa, dai produttori di smartphone e tablet.

Nel corso degli anni, Android ha registrato numerose novità, arricchendosi di nuove funzionalità e diventando sempre più completo, anche grazie alla possibilità di aggiungere facilmente applicazioni di terze parti, tramite il Google Play Store, e di poter sfruttare una sempre più forte integrazione con l’intelligenza artificiale.

Che cos’è Android

Android è un sistema operativo disponibile su varie tipologie di dispositivi. Principalmente, Android è stato sviluppato per gli smartphone, segmento di mercato in cui, da tempo, è leader indiscusso. Il sistema operativo, però, è disponibile anche per i tablet ed è stato evoluto, grazie anche a nuove UI, per adattarsi ad altri dispositivi con caratteristiche molto diverse.

Dalla base di Android, infatti, sono nate piattaforme software come Android TV, per gli Smart TV, Android Auto, per il settore automotive, wearOS, per gli smartwatch, e anche Android XR, per dispositivi pensati per la realtà mista. Tutti questi sistemi operativi vengono sviluppati in modo separato dalla versione di Android per smartphone e tablet con cui contribuiscono a creare un unico ecosistema software.

La storia di Android

La storia di Android risale al 2003, anno in cui venne fondata l’azienda Android Inc., una startup che aveva l’obiettivo di sviluppare del software dedicato a dispositivi mobili. Nei suoi primi anni di attività, l’azienda operò in segreto, senza lanciare alcun prodotto sul mercato ma continuando il suo lavoro di sviluppo software.

Nel 2005 arrivò il punto di svolta: Android Inc. venne acquisita da Google che, da tempo, stava valutando la soluzione migliore per poter entrare nel settore della telefonia mobile che, pochi anni dopo, avrebbe registrato il debutto del primo iPhone di Apple.

Il debutto ufficiale di Android è avvenuto il 5 novembre 2007, con OHA (Open Handset Alliance), un consorzio comprendente la stessa Google oltre a vari produttori di telefoni e chip, che svelò i primi smartphone dotati del sistema operativo. Il primo dispositivo ad arrivare sul mercato è stato HTC Dream, modello dotato di display touch e tastiera QWERTY.

Nel corso degli anni, Android ha registrato l’arrivo di diverse versioni. A partire dalla versione 1.5, ogni nuova versione di Android è stata accompagnata da un nome ufficiale contenente un riferimento a un dolce (Cupcake, Donut, Eclair etc.), con una progressione alfabetica. Questa tradizione è stata abbandonata nel 2019 con il lancio di Android 10.

Nonostante la scelta di adottare un nome commerciale più “tradizionale”, ogni nuova versione di Android continua a essere caratterizzata da un nome in codice che include un dolce. Ad esempio, nel corso del 2025 c’è stato il rilascio di Android 16. Il nome in codice di questa versione è Baklava.

Durante gli anni di sviluppo, il sistema operativo ha registrato una lunga serie di novità, con un programma di crescita che, anno dopo anno, ha permesso di integrare nuove funzioni e migliorare le prestazioni. Il “cuore” del sistema operativo è Android Open Source Project (AOSP), distribuito gratuitamente come software libero e open source. La versione più utilizzata, però, è quella proprietaria che viene sviluppata da Google e arricchita con i Google Mobile Services e con le app Google.

A sua volta, la versione proprietaria realizzata da Google di Android viene personalizzata dai produttori di smartphone e tablet, che la arricchiscono con un’interfaccia proprietaria e funzionalità esclusive. Gli smartphone Samsung, ad esempio, utilizzano la One UI mentre gli smartphone Xiaomi sfruttano l’interfaccia HyperOS. La versione di Android utilizzata dai Google Pixel si chiama Pixel UI anche se viene spesso definita “Android stock”.

Configurazione iniziale e utilizzo del sistema operativo

Utilizzare Android è molto semplice. Il sistema operativo è pensato per essere intuitivo e in grado di essere gestito anche da utenti poco esperti, sfruttando un’interfaccia gestibile tramite comandi multitouch.

La configurazione iniziale (per comodità, ci riferiremo alla versione di Android realizzata da Google e montata da quasi tutti gli smartphone presenti sul mercato) è una procedura guidata che prevede alcuni step ben precisi.

L’utente deve effettuare l’accesso con il proprio account Google e seguire tutti i passaggi per poter iniziare a utilizzare subito il proprio smartphone. Il sistema, alla prima accensione, effettuerà il download di alcune app e verificherà se ci sono aggiornamenti da fare.

Completati tutti i passaggi iniziali, Android sarà pronto all’uso. Gli utenti possono contare su un catalogo di app già pre-installate che comprende quasi tutte le app Google (Chrome, Gmail, YouTube etc.), alcune di sistema (la Calcolatrice, la Sveglia etc.) e alcune di terze parti, realizzate dal produttore dello smartphone oppure presenti per via di accordi commerciali.

Per scaricare nuove applicazioni e arricchire le capacità del sistema è possibile fare riferimento al Google Play Store e al suo enorme catalogo di applicazioni. Su alcuni smartphone, come i Samsung Galaxy che hanno il Galaxy Store, è presente anche un secondo store, in genere realizzato dal produttore del dispositivo, da cui scaricare altre app.

Gli utenti hanno la possibilità di installare software scaricato direttamente da Internet, installando applicazioni e altri store, utilizzando file .apk. Questa possibilità può comportare qualche rischio in più per la sicurezza visto che il software non è controllato direttamente da Google, che utilizza il sistema Play Protect per monitorare le app del Play Store, e dal produttore dello smartphone.

Per gestire tutte le funzioni di Android è possibile accedere all’app Impostazioni, riconoscibile tramite la caratteristica icona dell’ingranaggio. Navigando tra le varie sezioni si potrà accedere a vari strumenti e gestire il comportamento del dispositivo Android in modo completo.

L’applicazione Impostazioni non è uguale per tutti gli smartphone Android ma cambia sia in base alla versione del sistema operativo sia in base al produttore del dispositivo. In ogni caso, tramite la funzione di ricerca, accessibile in alto, è sempre possibile trovare la sezione desiderata e accedere alle impostazioni di cui si ha bisogno.

Per un’esperienza d’uso ancora più completa, Android integra, tra le sue Impostazioni, la sezione Benessere digitale e Controllo genitori. Questa sezione ha una doppia funzionalità: da una parte consente di monitorare il proprio uso dello smartphone mentre dall’altra consente di configurare il dispositivo per farlo utilizzare, in sicurezza, a un bambino, sfruttando il controllo parentale.

Caratteristiche principali di Android

Il sistema operativo Android è ricco di funzionalità ed è, quindi, in grado di adattarsi a diversi contesti di utilizzo. Il software è altamente personalizzabile, sia dal produttore, che può realizzare una UI proprietaria e funzioni esclusive per i propri dispositivi, che dall’utente che può cambiare l’interfaccia del sistema, aggiungere widget e accedere a varie opzioni aggiuntive.

Una delle caratteristiche principali di Android è, senza dubbio, l’integrazione con i servizi Google, con la possibilità di utilizzare lo stesso account per più applicazioni, sfruttando la condivisione delle informazioni. Quest’integrazione comprende anche le funzioni AI di Google e, quindi, la possibilità per gli utenti di utilizzare Gemini sul proprio smartphone, anche tramite un’app dedicata.

Android, inoltre, prevede un articolato sistema di permessi e autorizzazioni con cui l’utente può verificare il comportamento di ogni singola applicazione, andando a controllare le informazioni e i sensori a cui una determinata app può accedere. C’è poi la possibilità di ricevere aggiornamenti per il sistema operativo e patch di sicurezza via OTA, senza la necessità di collegare lo smartphone a un computer per scaricare l’ultima versione del software.

Il sistema è in grado di gestire anche il multi-tasking, con la possibilità di utilizzare più app in contemporanea (alcuni produttori hanno personalizzato Android anche con una modalità desktop). È presente anche un pannello delle notifiche, per una gestione semplificata, e un pannello dedicato ai comandi rapidi (entrambi sono accessibili con uno swipe dall’alto verso il basso).

Le app essenziali per utilizzare il proprio smartphone Android

Gli smartphone Android hanno la possibilità di sfruttare milioni di applicazioni. La maggior parte delle app può essere scaricata comodamente dal Google Play Store. Il sistema operativo, in ogni caso, già integra diverse app essenziali.

La suite di app di Google, ad esempio, consente l’accesso a tantissime funzioni e può soddisfare buona parte delle esigenze degli utenti. Chrome è il browser web più utilizzato su Android mentre Gmail è l’app scelta dalla maggior parte degli utenti per gestire la posta elettronica.

Ci sono poi altre app come YouTube e le app “office” come Documenti e Fogli che arricchiscono le potenzialità del sistema operativo. Non può mancare Gemini, per utilizzare il chatbot AI, oltre alla stessa app Google per un accesso agevolato al motore di ricerca.

Gli utenti possono comunque installare app di terze parti come le applicazioni ufficiali dei social network, da Instagram a Facebook passando per TikTok, e dei servizi di streaming, come Netflix. È sempre più importante avere anche app per usare l’AI come, ad esempio, ChatGPT, e app di messaggistica, come WhatsApp e Telegram.

Cosa sono le funzioni per l’accessibilità

Android include diverse funzioni di accessibilità, pensate per semplificare l’utilizzo del sistema operativo e, più in generale, dello smartphone agli utenti con disabilità. Per sfruttare tutti gli strumenti di accessibilità di Android è sufficiente andare nelle Impostazioni e trovare l’apposita sezione, generalmente chiamata “Accessibilità”.

In questa sezione sono raggruppate tutte le funzioni disponibili e che l’utente può attivare per migliorare la sua esperienza d’uso del dispositivo. Le opzioni sono tante. È possibile, ad esempio, attivare la descrizione audio di quanto viene mostrato a schermo e sfruttare la funzione che genera sottotitoli in tempo reale per l’audio riprodotto dallo smartphone.

Ci sono anche funzioni per la regolazione dell’audio, pensate per garantire un’esperienza d’ascolto migliore a chi ha problemi di udito, la possibilità di modificare le dimensioni dei testi e attivare lo zoom dello schermo, per una lettura più agevole, e vari strumenti per migliorare la visione del display andando a intervenire sui colori.

Sicurezza e privacy su Android

Gli utenti Android hanno la possibilità di sfruttare diversi strumenti per massimizzare la sicurezza e gestire la propria privacy. Il sistema include, all’interno delle Impostazioni, una sezione dedicata a Sicurezza e privacy da cui è possibile controllare le autorizzazioni concesse alle app, verificare la sicurezza delle app, grazie al sistema Play Protect, e del proprio account Google.

C’è poi la possibilità di scaricare e installare aggiornamenti software. I produttori di dispositivi Android, infatti, rilasciano periodicamente degli aggiornamenti che, oltre ad aggiungere nuove funzioni, vanno a integrare delle patch di sicurezza, necessarie per eliminare bug e falle critiche e rendere più sicuro il proprio smartphone. È, quindi, consigliabile installare sempre l’ultima versione software disponibile.

Come ottimizzare uno smartphone Android

Per ottimizzare il funzionamento di uno smartphone Android è opportuno adottare alcuni piccoli ma essenziali accorgimenti che possono fare la differenza, andando a migliorare l’esperienza d’uso dell’utente.

È consigliabile, ad esempio, installare app solo da fonti sicure e affidabili, come il Play Store, e monitorare le autorizzazioni concesse alle app installate. Per una migliore gestione delle risorse, inoltre, è utile limitare l’uso delle app in background (soprattutto quelle poco utilizzate) dalla sezione Batteria delle Impostazioni.

Per migliorare le prestazioni del proprio dispositivo è necessario, quando disponibili, installare sempre gli aggiornamenti del software (nuove versioni di Android, patch di sicurezza e aggiornamenti per le singole applicazioni installate).

Da non sottovalutare è anche la gestione della memoria di archiviazione. Per ottimizzare le prestazioni è utile evitare di saturare tutto lo storage a disposizione, affidandosi a un servizio cloud per il backup di foto, video e altri file, in modo da liberare spazio all’interno del telefono.