Google potrebbe stravolgere il suo motore di ricerca
Google rincorre ChatGPT e richiama i fondatori Page e Brin per proporre al più presto un nuovo motore di ricerca basato interamente sull'Intelligenza Artificiale
ChatGPT è la nuova ossessione, nel bene o nel male, delle aziende tech di tutto il mondo: la sua capacità di generare testi da un semplice input dell’utente è strabiliante e i risultati potrebbero, nel giro di poco, essere apprezzati dagli utenti molto di più di quelli offerti dal motore di ricerca per eccellenza: Google.
La prima ad accorgersene, non per nulla, è stata proprio Google che, adesso, starebbe pensando alle opportune contromosse per non perdere il suo dominio sul ricchissimo mercato delle ricerce sul Web. Secondo quanto riferisce il New York Times, infatti, Big G ha molta paura di un eventuale uso di ChatGPT come motore di ricerca ed è pronta a mettere in campo ogni risorsa pur di non perdere il primato conquistato in 20 anni di regno assoluto.
Google insegue l’intelligenza artificiale
Google ha sempre dichiarato di fare già ricorso all’intelligenza artificiale per fornire risposte corrette attraverso il suo motore di ricerca e implementandolo ad esempio, nella ricerca vocale con Google Assistant. Ma ChatGPT, ha dimostrato che oggi serve una marcia in più. Perciò a Mountain View sono pronti a anticipare la messa in campo dell’AI e rendere il proprio motore di ricerca più al passo con i tempi.
Per fare ciò, Alphabet (la società che detiene Google) ha dispiegato una nuova strategia che ha visto già i primi 12.000 licenziamenti. Meno forza lavoro per concentrare le risorse economiche in un settore cruciale, quello dell’AI, che se non cavalcato per tempo rischia di sottrarre al colosso di Mountain View quel quasi monopolio che di fatto si è saputa costruire negli anni.
La preoccupazione nella sede di Mountain View è palpabile: Sundar Pichai, il CEO, ha richiamato Larry Page e Sergey Brin (i fondatori di Google) per fare il punto della situazione. Ma soprattutto per trovare risposte (e chi meglio di loro) all’avanzata trionfale di ChatGPT che ricordiamo è un progetto che nasce in casa di OpenAI, startup in cui sta investendo pesantemente Microsoft anche per migliorare il motore di ricerca Bing.
I progetti di Google per implementare l’AI
La corsa di recupero di Google è iniziata e il termine per la presentazione delle nuove funzionalità coinciderà, molto probabilmente, con l’evento Google I/O che si terrà a maggio.
Chi ha potuto visionare la demo del nuovo motore di ricerca Google basato sull’intelligenza artificiale riferisce che la priorità consiste nel dare risposte corrette, eliminare le risposte errate e garantire sicurezza. Insomma, superare quelli che al momento sono i difetti di ChatGPT che ha una knowledge base (la base delle informazioni a cui attinge) ferma al 2020, non collegata con la ricerca in tempo reale su internet (il punto più a favore di Google per ora) e con informazioni in certi casi anche non verificate.
I nuovi tool basati sull’AI saranno circa una ventina e includeranno anche un generatore di immagini basato sull’AI, la MakerSuite, un prodotto rivolto alle aziende e integrato nel browser Chrome da cui si potranno creare chatbot personalizzati. Per gli sviluppatori, invece, è previsto il tool Colab + Android Studio che genera codice PaLM-Coder 2 e che sarà di supporto a quanti sviluppano App.