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Chrome dice addio alle vecchie versioni di Android. Che succede adesso?

Google ha comunicato ufficialmente il termine del supporto per Chrome per smartphone e tablet con una versione di Android obsoleta. Cosa succede a questi device

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Google Chrome Fonte foto: OpturaDesign / Shutterstock.com

Ci sono cattive notizie per i possessori di smartphone e tablet meno recenti: a partire dalla fine della prossima estate non riceveranno più gli aggiornamenti di Google Chrome.

Una decisione sensata in termini di sicurezza e user experience dell’app ma che, tuttavia, potrebbe non trovare d’accordo chi ancora utilizza dispositivi del genere che, seppur ancora funzionanti, non potranno più accedere alle funzioni più recenti del celebre browser

Quali device Android non avranno più gli aggiornamenti di Chrome

Stando alle dichiarazioni del colosso di Mountain View con il rilascio della versione 139 di Chrome, previsto intorno al 5 agosto 2025, il browser richiederà come requisito per l’installazione la presenza di Android 10 o versioni superiori del sistema operativo.

Ciò vuol dire essenzialmente che la versione precedente, la 138, sarà l’ultima a garantire la piena compatibilità con Android Oreo (lanciato nel 2017) e Android Pie (rilasciato nell’agosto del 2018), entrambi ancora in uso su moltissimi device, nonostante non siano le release più recenti.

Naturalmente lo stop agli aggiornamenti non implica che il browser smetterà di funzionare e, anzi, gli utenti potranno ancora navigare su Internet e utilizzare le funzioni di base senza alcun problema. Tuttavia, la fine del supporto comporta la cessazione di ogni aggiornamento futuro cosa che non permetterà di accedere alle nuove funzioni rilasciate da Google e, cosa più importante, alle patch di sicurezza.

Questo è forse il problema più grave perché un browser non aggiornato può diventare un serio rischio per la sicurezza informatica, esponendo gli utenti a minacce come malware, phishing e altre vulnerabilità.

Perché Google sta interrompendo gli aggiornamenti su questi device

La scelta di Google è un passo prevedibile nel ciclo di vita di ogni software e, dunque, non è una decisione inaspettata. Il perché di questa decisione è semplice: perché mantenere la compatibilità con versioni di sistema operativo così datate richiede un considerevole dispendio di risorse, che l’azienda preferisce concentrare su piattaforme più moderne, più sicure e più adatte ad accogliere le novità in arrivo.

Oltretutto, è importante ricordare che Android 8 e 9 già da diversi anni non ricevono più aggiornamenti di sicurezza e quindi, nonostante i device che li ospitano possano essere ancora efficienti, sono già considerati dei software obsoleti.

In tal senso, dunque, dalla fine dell’estate 2025 ci saranno milioni di dispositivi ancora attivi che non potranno più utilizzare le versioni più recenti di Chrome, impossibilitati ad utilizzare le funzioni più recenti e con tutti i rischi che ne derivano in termini di sicurezza.

Per tutti questi utenti, la raccomandazione di Google è chiara: continuare a utilizzare un vecchio dispositivo è un rischio e peggiora notevolmente la user experience. Se possibile, dunque, è consigliabile acquistare un prodotto più recente compatibile con Android 15 (e già pronto a ricevere Android 16).