Il Sole ha emesso un forte brillamento: cosa può succedere se accade di nuovo?
Quando c'è un forte brillamento solare, come quello dello scorso 17 giugno 2025, sulla Terra possono verificarsi blackout e guasti: cosa accadrebbe di grave?
Un brillamento solare di classe X1.2 ha illuminato il cielo spaziale il 17 giugno 2025, attirando l’attenzione di scienziati, appassionati di astronomia e curiosi di tutto il mondo. Quando si parla dell’attività solare attuale, eventi come questo non sono solo spettacolari da osservare: possono anche influenzare direttamente la nostra vita quotidiana. Le eruzioni solari, infatti, rappresentano uno degli elementi più strani e imprevedibili della cosiddetta meteorologia spaziale. Ma cosa accadrebbe se un evento simile dovesse ripetersi con maggiore intensità? E quali potrebbero essere gli effetti sulla Terra?
Cos’è un brillamento solare e perché è classificato come X1.2
Un brillamento solare è una gigantesca esplosione di energia che si verifica sulla superficie del Sole. Si tratta di rilasci improvvisi di radiazioni elettromagnetiche che possono durare da pochi minuti a diverse ore. Questi eventi si verificano quando linee di campo magnetico solare si riconnettono e rilasciano enormi quantità di energia accumulata.
Il brillamento osservato pochi giorni fa è stato classificato come X1.2, una delle categorie più intense. La classificazione dei brillamenti va da A (i più deboli), passando per B, C, M, fino a X, che rappresenta il massimo livello di potenza. Il numero che segue – in questo caso 1.2 – indica un’ulteriore specificazione dell’intensità all’interno della classe X.
Cosa può accadere sulla Terra dopo un brillamento solare
Gli effetti sulla Terra dipendono da vari fattori, tra cui la direzione dell’eruzione e la presenza di una espulsione di massa coronale (CME). Quando un brillamento solare è particolarmente intenso e diretto verso il nostro pianeta, può provocare interferenze radio sulle frequenze HF (High Frequency), usate in ambito aeronautico, marittimo o militare, danni o malfunzionamenti nei satelliti, specialmente quelli per comunicazioni e navigazione, e rischi per gli astronauti, che possono essere esposti a livelli elevati di radiazioni pericolose.
Inoltre, è possibile che si riscontri l’influenza del Sole sulle reti elettriche, con potenziali blackout o interruzioni di corrente in caso di impatti severi. Non sono nemmeno da escludere disturbi ai sistemi di posizionamento, come i GPS, fondamentali per le telecomunicazioni, l’aviazione e la logistica.
La sorveglianza continua: come ci protegge la scienza
Per monitorare in tempo reale l’attività solare attuale, la NASA impiega strumenti sofisticati come il Solar Dynamics Observatory, che osserva costantemente il Sole. Parallelamente, lavora il NOAA Space Weather Prediction Center, cioè il centro ufficiale statunitense che fornisce previsioni, allerte e avvisi sulla meteorologia spaziale.
Queste strutture collaborano per prevedere gli eventi estremi e mitigare i possibili danni. Grazie alla previsione dell’attività solare, oggi è possibile prepararsi con ore o giorni di anticipo, interrompendo temporaneamente servizi a rischio e proteggendo infrastrutture critiche.
Se accadesse di nuovo: rischi e scenari futuri
Un brillamento solare di grande intensità può avere impatti anche più gravi se accompagnato da una CME diretta. Gli scienziati ipotizzano che, in caso di un evento come quello del 1859 (evento di Carrington), i danni potrebbero ammontare a miliardi di euro: reti elettriche fuori uso per giorni o settimane, perdita di segnali GPS e paralisi di trasporti e comunicazioni.
Sebbene fenomeni così catastrofici siano rari, il rischio non è nullo. Ecco perché la ricerca sulla classificazione dei brillamenti solari, sulla struttura del Sole e sui suoi campi magnetici è diventata una priorità.
Conoscere il Sole per proteggere la Terra
Comprendere i fenomeni come i brillamenti solari non è solo una questione di curiosità scientifica, ma una necessità per la nostra civiltà tecnologica. La previsione dell’attività solare e l’attenzione verso la meteorologia spaziale permettono di affrontare un futuro sempre più dipendente da sistemi vulnerabili.
Sapere cosa succede se il Sole emette un brillamento forte può aiutare a prevenire i danni e a sviluppare strategie di difesa. Nel frattempo, però, ci ricorda quanto siamo ancora piccoli sotto il cielo, esposti ai capricci di quella stella che ci dà la vita ma, talvolta, ci mette anche alla prova.