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Hanno trovato degli uccelli che si comportano come esseri umani: la scoperta

Un piccolo gesto diventa un metodo di comunicazione molto efficace: a quanto pare lo sanno anche gli uccelli, come rivela questo curioso studio.

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L’atto del gesticolare porta con sé tantissimi significati diversi nell’ambito della comunicazione, almeno per quanto riguarda gli esseri umani (e noi italiani lo sappiamo bene!): ma cosa succede nel resto del mondo animale? Gli scienziati hanno ormai da tempo notato che anche le grandi scimmie, con cui abbiamo un antenato comune, sono solite usare questo comportamento per comunicare con i propri simili. Al di fuori di questa eccezione, non ci sono altri animali in grado di fare qualcosa del genere. O forse sì? Una nuova scoperta ribalta tutto ciò che sappiamo sugli uccelli.

L’arte del gesticolare, un comportamento non solo umano

Per gli uomini, il compiere semplici gesti con il corpo ha una profonda valenza comunicativa: basti pensare a quante volte, durante la giornata, utilizziamo le mani o il capo per farci capire dalle persone che ci circondano. In passato, si riteneva che solo l’essere umano fosse in grado di comunicare attraverso la gestualità. Poi, studi più approfonditi hanno dimostrato che anche le grandi scimmie come i bonobo e gli scimpanzé, alle quali siamo più strettamente legati, hanno questa capacità. In anni recenti, gli scienziati hanno scoperto che altri animali compiono quelli che sono conosciuti come gesti deittici, ovvero semplici movimenti per indicare qualcosa.

Ma i gesti simbolici richiedono abilità cognitive molto più complesse, e finora nessun’altra creatura ha mostrato l’abilità di ripeterli coscientemente. Almeno fin quando un team di ricercatori non si è imbattuto in qualcosa di bizzarro studiando le cinciallegre giapponesi (Parus minor), piccoli uccelli selvatici che presentano notevoli capacità comunicative. Questi volatili sanno utilizzare richiami specifici per trasmettere particolari significati, ma sanno anche combinare diversi richiami formando delle vere e proprie “frasi”, seguendo regole sintattiche. Per questo motivo, il professor Toshitaka Suzuki dell’Università di Tokyo ha deciso di avviare una ricerca sul potenziale uso di gesti fisici da parte delle cinciallegre.

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La scoperta sulla cinciallegra giapponese

Il risultato dell’indagine è stato sorprendente: “Nella nostra ultima scoperta, abbiamo rivelato che la cinciallegra giapponese usa i gesti per comunicare con il proprio compagno” – ha affermato il professor Suzuki. Questi volatili formano delle coppie e costruiscono il loro nido all’interno della cavità di un albero, con una piccola apertura che permette l’ingresso. Dopo la riproduzione, gli uccelli entrano nel nido uno alla volta per portare il cibo ai loro cuccioli. I ricercatori hanno osservato per lungo tempo il comportamento di 8 coppie di cinciallegre giapponesi, individuando un gesto che veniva utilizzato da tutti gli esemplari per indicare qualcosa.

Analizzando nel dettaglio oltre 320 visite ai nidi, gli scienziati hanno visto che uno dei due membri della coppia cerca un ramo d’appoggio nelle vicinanze dell’apertura e poi sbatte le ali verso l’altro. Questo battito d’ali sta a significare che il compagno può entrare nel nido per primo, mentre colui che compie il gesto vi entra per secondo. Insomma, si tratta di un gesto che indica “dopo di te”, simile a quello che facciamo anche noi, come parte della comunicazione umana. “C’è un’ipotesi secondo cui camminare su due gambe ha permesso agli esseri umani di mantenere una postura eretta, liberando le mani per una maggiore mobilità, il che a sua volta ha contribuito all’evoluzione dei gesti. Allo stesso modo, quando gli uccelli si appollaiano sui rami, le loro ali sono libere. Cosa che pensiamo possa facilitare lo sviluppo della comunicazione gestuale” – ha dichiarato Suzuki.

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