Registrato il numero più basso di storni di sempre nel 2025: perché è un problema
Cosa sta succedendo agli storni nel Regno Unito? Gli ultimi dati registrati sono i più bassi di sempre, con un calo drastico della popolazione.

Come ogni anno la RSPB, acronimo di Royal Society for the Protection of Birds, la più grande organizzazione per la protezione degli animali presente in Europa, pubblica i dati del Big Garden Birdwatch, con le statistiche aggiornate in merito alle specie di uccelli presenti nel Regno Unito. L’indagine ha concluso che il numero degli storni è diminuito drasticamente, registrando il dato più basso dal 1979, anno in cui la stessa è stata istituita.
I risultati del Big Garden Rewatch
Il Big Garden Birdwatch della RSPB di quest’anno ha registrato dati che preoccupano gli esperti. L’indagine si avvale della collaborazione di addetti ai lavori ma anche di comuni cittadini (600mila, per l’esattezza), che di volta in volta forniscono informazioni sugli avvistamenti delle specie di uccelli più comuni nel Regno Unito. Ai partecipanti viene chiesto di contare il numero massimo di ciascuna specie registrato nel luogo scelto, principalmente giardini, ma anche parchi o altri spazi verdi, nell’arco di un’ora durante l’ultimo fine settimana di gennaio.
La classifica vede in cima i passeri, seguiti dalla cinciarella e dal colombaccio. Lo storno è sceso al quarto posto per la prima volta dall’inizio del sondaggio annuale nel 1979. Un quarto posto apparentemente non dovrebbe destare troppa preoccupazione, ma in realtà si tratta di un calo drastico della popolazione di storni.
In generale, il sondaggio ha registrato un calo del numero di tutte le specie di uccelli. Quest’anno sono stati avvistati in media 3,5 passeri in ogni giardino, rispetto ai 4,0 dell’anno scorso. Stessa cosa per il numero di cinciallegre, diminuito da 3,04 a 2,77, mentre gli storni sono scesi da 2,44 a 2,30. Sono dati che riflettono le statistiche governative in merito alle popolazioni di uccelli selvatici, che affermano come queste stiano crollando a causa della perdita di habitat, dell’uso di pesticidi, del collasso climatico e dell’influenza aviaria. Complessivamente le popolazioni di uccelli sono diminuite del 2% in tutto il Regno Unito, dal 2018 al 2023.
Cosa sta succedendo agli storni
“Gli storni sono tra gli uccelli da giardino più carismatici, ma i risultati del Big Garden Birdwatch di quest’anno sono motivo di preoccupazione – ha affermato Beccy Speight, CEO della RSPB -. Con una specie su sei a rischio di estinzione in Gran Bretagna, abbiamo causato più danni al nostro ambiente naturale di quanto immaginiamo. Tuttavia, possiamo tutti fare la nostra parte per sostenere questi uccelli minacciati, intraprendendo piccole azioni che possono giovare non solo agli storni, ma anche a un’ampia varietà di altri animali selvatici da giardino”.
Lo storno – nome scientifico Sturnus vulgaris – è un uccello passeriforme comune nelle zone a clima temperato, in generale in tutto il continente europeo e nell’area del Mediterraneo. Non supera il 23 cm di lunghezza e un peso di 100 grammi, ed è caratterizzato da uno splendido piumaggio nero cangiante con riflessi viola e verdi e piccole macchie bianche (colori che si attenuano in inverno). Lo storno vive sia nelle aree urbane che nelle campagne, ha una buona capacità di adattamento e negli ultimi anni è diventato un abitante abituale dei giardini.
Preservare questa specie è importante, ma soprattutto possibile. Gli storni amano l’erba corta perché consente loro di evitare i predatori mentre si nutrono, quindi la RSPB raccomanda di tagliare regolarmente i prati, aggiungendo che mantenerli naturali con impollinatori di fiori selvatici, come il tarassaco e il trifoglio, permette agli uccelli di cercare gli invertebrati di cui si nutrono. La RSPB raccomanda, inoltre, di evitare l’uso di pesticidi e di piazzare delle casette o dei box, così da consentire agli uccelli di trovare riparo quando occorra, specialmente in vista della deposizione delle uova.