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Per 10 mesi in un fiume e funziona ancora: l'iPhone da record

Un iPhone è stato ritrovato funzionante dopo aver trascorso ben 10 mesi sui fondali di un fiume: l'incredibile storia di Owain Davies e Miguel Pacheco.

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iphone xr acqua Fonte foto: EugeneEdge / Shutterstock

Un iPhone disperso 10 mesi fa è stato recuperato in fondo ad un fiume, riservando al proprietario una bella sorpresa. La storia ha dell’inverosimile perchè il telefono, contrariamente a quanto si possa pensare, funziona ancora. Non è l’unico caso del genere, dato che diverse sono state le segnalazioni di smartphone recuperati da fondali dei corsi d’acqua ancora funzionanti.

Ovviamente, molto più numerose sono state le situazioni in cui delle persone hanno perso i loro smarphone in fondo ad un fiume o al mare, per mai più ritrovarli o ritrovarli rotti. Tuttavia può capitare, come nel caso del cittadino britannico Owain Davies, di essere molto, anzi straordinariamente fortunati. Nel caso in cui il telefono viene recuperato dai fondali, infatti, i danni sono spesso irreparabili. Se lo smartphone resta in acqua per alcuni minuti o poche ore, dopo il ripristino gli utenti sperano che il dispositivo funzioni, soprattutto se ha la certificazione di protezione di grado IP68, relativa alla resistenza all’acqua e alla polvere. Nel caso di Owain Davies, però, l’iPhone è restato in fondo al fiume Wye per ben 10 mesi e nessuno si sarebbe aspettato che funzionasse ancora.

La storia di Owain Davies e del suo iPhone

Durante una gita in canoa sul fiume Wye (nei pressi della città di Cinderford nella contea inglese di Gloucestershire) organizzata per un addio al celibato, il cittadino britannico Owain Davies aveva accidentalmente fatto cadere in acqua il suo iPhone, perdendolo. Ben 10 mesi dopo, all’inizio di giugno, Miguel Pacheco in una delle sue escursioni sul fiume Wye ha ritrovato il telefono di Davies, completamente bagnato e sporco.

Con poche speranze di recuperarlo, Pacheco ha deciso di provare il tutto per tutto asciugandolo con un compressore d’aria e lasciandolo in un armadio per diverse ore. Dopo l’asciugatura, con grande sorpresa di Pacheto l’iPhone si è acceso, funzionava ancora e mostrava nella schermata di sfondo la foto di un uomo e una donna, oltre alla data in cui il dispositivo era caduto in acqua, vale a dire il 13 agosto.

Per ritrovare il legittimo proprietario del telefono, Miguel Pacheco ha pubblicato la foto sui social media e l’immagine è stata condivisa più di 4.000 volte, fino ad arrivare a Owain Davies che ha recuperato, come nelle migliori favole con il lieto fine, il suo iPhone.

Altro che IP68!

Questa storia ha dell’incredibile perchè le ultime generazioni di iPhone sono classificate IP68 per la resistenza alla polvere e all’acqua fino ad massimo di 30 minuti in 1,5 metri d’acqua, mentre il dispositivo del Davies è rimasto sott’acqua per ben 10 mesi.

Ma non solo: il telefono in questione è un iPhone XR e non è nemmeno IP68, bensì IP67 e quindi ufficialmente può resistere al massimo per 30 minuti ad una profondità non superiore ad 1 metro.

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