Pezzotto, IPTV, streaming: cosa vuol dire "m3u"
I file m3u sono liste di canali e sono essenziali per il funzionamento delle IPTV, ma sono sempre legali?
La recente operazione anti pirateria “Take Down” della Procura di Catania, che ha portato al blocco di un complesso sistema di IPTV pezzotte con ben 22 milioni di utenti in mezza Europa, che erano fino ad oggi sfuggite alle maglie di Piracy Shield, ha ricordato a tutti quanto siano grandi e ben strutturate le organizzazioni criminali che stanno dietro questo fenomeno.
Ha anche portato a conoscenza di molti alcuni termini tipici del gergo delle IPTV illegali, come ad esempio “m3u“. Al di fuori di chi usa una IPTV, legale o illegale, probabilmente nessuno sa cosa vogliano dire queste tre lettere.
Cosa vuol dire m3u
Il termine “m3u” è semplicemente un’estensione file: un documento con estensione .m3u è, in pratica, un file di testo con al suo interno dei dati. Questi dati servono a indicare ad un programma di riproduzione audio o video (un player, come VLC, Kodi, MyIPTV Player su PC, GSE Smart IPTV su Android e iOS) dove andare a trovare i contenuti che deve riprodurre.
Un file m3u, quindi, è come un elenco di canzoni o video, ma serve soprattutto per ascoltare radio online o guardare canali TV su internet (IPTV). Invece di dover cercare ogni volta la stazione radio o il canale TV che ci interessa, infatti, il file M3U ci dà accesso a decine, centinaia o addirittura migliaia di canali radio e/o TV in un colpo solo.
Come su usa un file m3u
Le IPTV non funzionano come la TV tradizionale, trasmessa via radio o via satellite. In quel caso le emittenti TV trasmettono da un ripetitore il proprio segnale, e chiunque si trovi nel raggio di copertura può captarlo tramite un’antenna. Al massimo, se il segnale è criptato, l’utente avrà bisogno di un decoder.
Le TV via internet, invece, richiedono un collegamento diretto tra l’utente e il server che sta trasmettendo il flusso audio-video. Per questo è necessario usare un’app player e un file m3u, che dice al player a quali server collegarsi per scaricare i dati dei flussi che si vogliono vedere.
Quindi, in pratica, per vedere le IPTV si scarica e si installa un’app di riproduzione e, tramite essa, si carica il file m3u con la lista dei canali che si vogliono vedere. Poi è possibile saltare da un canale all’altro, come sulla TV tradizionale, ma non sarà mai possibile vedere canali diversi da quelli nella lista caricata.
I file m3u sono illegali?
Un file m3u è solo una lista, non contiene la musica o i video che vengono riprodotti, ma dice al computer (o allo smartphone) dove trovarli su internet. Quindi, di fatti, il file m3u è solo uno strumento necessario per usare le IPTV e, come tutti gli strumenti, può essere usato in modo legale o illegale.
Ci sono, infatti, IPTV assolutamente legali che, esattamente come quelle illegali, usano i file m3u per funzionare. Se però un utente scarica una lista m3u di contenuti illegali e la usa per vederli senza pagare (o pagando ad un’associazione criminale un tot al mese), allora sta commettendo un illecito ed è sanzionabile con una multa fino a 5.000 euro, come prevede la recente normativa italiana (la stessa legge che ha dato il via a Piracy Shield).