La corsa a ChatGPT, come sarà la versione di Baidu
Dovrebbe arrivare a marzo il motore di ricerca Baidu condito di intelligenza artificiale in stile ChatGPT: cosa possiamo aspettarci
ChatGPT, il sistema di elaborazione del linguaggio naturale basato sull’intelligenza artificiale presto potrebbe avere un nuovo concorrente. Secondo quanto riporta Reuters, Baidu, colosso cinese del mondo internet pare sia intenzionato a proporre una sua versione di chatbot che sfrutta l’intelligenza artificiale simile appunto a ChatGPT.
La fonte citata da Reuters, che ha voluto rimanere anonima ha stimato che questa ChatGPT “made in Cina” sarà lanciata nel corso dell’anno, e più specificatamente intorno a marzo.
L’AI nei motori di ricerca di Baidu
Nelle intenzioni di Baidu, la chatbot “intelligente” verrà integrata nel motore di ricerca di alcuni dei suoi i servizi a disposizione degli utenti cinese. Questa chatbot si dovrebbe basare sul sistema Ernie, un tool di intelligenza artificiale che da diversi anni è in via di sviluppo e su cui il colosso cinese ha investito molto denaro.
Baidu ha quindi in mente di incorporare i risultati generati dai chatbot quando gli utenti effettuano richieste di ricerca. In pratica, secondo quanto affermato dalla solita fonte anonima, gli utenti cinesi avranno veri e propri consigli sotto forma di testo, anziché solo una serie di link, come avviene oggi quando si fa una ricerca su Google o Bing.
E non è tutto: a conferma di quanto crede nell’AI, in una recente incontro con gli sviluppator, Baidu ha mostrato tre “creator” basati sull’intelligenza artificiale. Questi sono in grado di assumere i ruoli di sceneggiatore, illustratore, montatore o animatore. Baidu al tempo stesso, per diversificare le fonti di guadagno, ha anche sviluppato servizi cloud e chip per la guida autonoma, entrambi basati sull’intelligenza artificiale.
Google e Microsoft voglio l’AI nei loro motori
E a proposito di Google e Microsoft sembra che le due aziende siano intenzionate a introdurre servizi di intellegenza artificiale nei loro motori di ricerca, quello che in pratica sta già per fare Baidu.
Microsoft in particolare è da ricordare che ha investito in OpenAI, software house che ha sviluppato ChatGPT, qualcosa come un miliardo di dollari e questa cifra pare che sia destinata a salire. Da questo è chiaro che l’integrazione di ChatGPT nel motore di ricerca Bing sia una conseguenza logica di tale esborso di denaro da parte del colosso di Redmond.
Al tempo stesso, anche Google non sta a guardare e nei tanti servizi che già offre che si basano sull’intelligenza artificiale, a questi si dovrebbe aggiungere il suo Google Search, oltre che un nuovo prodotto dedicato Google Sparrow.