Libero
SCIENZA

Le lune "instabili" minacciano i pianeti: cosa sta succedendo nello spazio?

Nell'Universo sono presenti diverse lune "instabili" che rischiano di collidere con i pianeti e avere conseguenze catastrofiche e disastrose

Pubblicato:

La Luna che si schianta sulla Terra: sembra la base di partenza per il più classico dei film fantascientifici dalla trama catastrofica, uno scenario apocalittico che è fortunatamente scongiurato, ma non in tutte le parti del cosmo. Esistono “lune instabili”, secondo quanto accertato da una ricerca apparsa sulla rivista specializzata “Monthly Notice” della Royal Astronomical Society, che minacciano infatti i pianeti.

Grazie a una serie di simulazioni effettuate al computer, si è capito come le collisioni tra gli esopianeti e i loro satelliti siano eventi a cadenza regolare. Tutto questo, però, potrebbe essere rischioso e disastroso, in grado di compromettere per sempre qualsiasi forma di vita presente in un determinato oggetto celeste.

L’importanza della collisione provocata dalle lune instabili

D’altro canto, come sottolineato nella ricerca di cui si sta parlando, le collisioni tra lune instabili e pianeti possono essere di grande interesse scientifico. Gli astronomi vogliono vederci chiaro e capire come le interazioni in questione possano influenzare il potenziale per la vita nei sistemi stellari più lontani. La Terra è davvero al sicuro? Come ribadito dagli esperti, ogni anno il nostro pianeta tende a girare un po’ più lentamente, con l’orbita che si allarga di volta in volta. I due effetti sono correlati e se tutto questo dovesse durare a lungo, allora sì: la nostra Luna potrebbe liberarsi definitivamente dalla Terra.

Un processo del genere richiederebbe però fin troppi anni, per la precisione più di quelli necessari prima che il Sole esploda. Di conseguenza possiamo dormire a sonni tranquilli da questo punto di vista. In altri esopianeti, al contrario, la situazione potrebbe evolversi in modo molto più rapido. Le lune instabili potrebbero diventare protagoniste delle collisioni entro il primo miliardo di anni dalla loro formazione, stando ai calcoli più accurati attualmente disponibili. Lo scenario è presto detto. Subito dopo l’interazione, si formerebbe un’enorme nube di polvere, in grado di brillare nell’infrarosso e riscaldata dalla luce della stella.

Lune instabili e nubi di polvere

Situazioni di questo tipo si sono verificate in passato e hanno richiesto 10mila anni prima di terminare, in pratica un “battito di ciglia” se si ragiona con le tempistiche cosmiche. Come ha accertato il telescopio spaziale Wide-field Infrared Survey Explorer della NASA, ogni stella che si trova nell’Universo è destinata a subire uno di questi fenomeni a un certo punto della sua vita. Le osservazioni non sono però semplici, anzi vengono complicate dal fatto che gli esperti sono riusciti ad esaminare soltanto una dozzina di eventi di questo tipo.

Ci sono poi ricercatori che non sono nemmeno convinti del fatto che le nubi di polvere generate dall’impatto provengano da lune instabili. A loro dire, sarebbero la conseguenza di una collisione tra due pianeti, senza alcun coinvolgimento dei satelliti. In ogni caso serviranno in futuro nuove e ripetute osservazioni per capire quale sia il ruolo delle lune nell’evoluzione di un esopianeta, in primis per quel che concerne gli effetti sulla vita aliena. Si è soltanto all’inizio di un capitolo di studio affascinante come non mai e che promette per il futuro una serie di colpi di scena.

Libero Shopping