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SCIENZA

Mai vista prima, nel cielo un'apparizione molto insolita: ma cos'è?

Qualcosa di strano sta accadendo nel cielo: una strana firma magnetica ha fatto sì che gli scienziati si accorgessero che una stella morta si sta "comportando" in maniera davvero insolita. Che succede?

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Lo abbiamo detto molte volte e non ci stancheremo mai di ripeterlo: la volta celeste nasconde moltissimi segreti, molti dei quali sono solo un punto di partenza per più grandi e incredibili scoperte. Attualmente, per esempio, gli scienziati sono ossessionati da una stella morta che si sta “comportando” in maniera insolita. O, meglio ancora, è molto probabile che ciò che stiamo vedendo sia del tutto normale, ma per la prima volta stiamo riuscendo a capirci qualcosa di più.

I dubbi che stanno assillando i ricercatori provengono dai dati restituiti dal satellite Imaging X-ray Polarimetry Explorer (IXPE), lanciato solo lo scorso dicembre grazie alla collaborazione fra la NASA e l’Agenzia Spaziale Italiana. IXPE, infatti, ci starebbe raccontando una storia estremamente suggestiva su una stelle di neutroni, ovvero un nucleo residuo e molto denso di un’antica stella massiccia che è esplosa.

La scoperta insolita di IXPE sulla stella morta

Ma dunque, cos’è successo nello specifico? Per capirlo bisogna sapere che IXPE è un satellite che consente agli scienziati di esaminare la luce a raggi X nello spazio, misurandone la polarizzazione. Per un purissimo caso (come spesso succede), la sua strumentazione era puntata su una particolare stella, il cui nome è 4U 0142+61. Come già accennato, questo astro è una stella di neutroni che, per costituzione, possiede un enorme campo magnetico, miliardi di volte più intenso e grande di quello terrestre.

Tuttavia, il team di ricercatori che si stava occupando di studiare i dati relativi a 4U 0142+61 (un gruppo di scienziati dell’Università di Padova) è rimasto affascinato da qualcosa di molto insolito: ha riscontrato, infatti, una percentuale di luce polarizzata molto inferiore a quella che ci si sarebbe normalmente aspettati. Ciò ha fatto sì che gli scienziati iniziassero a porsi delle domande. E le risposte sono tutte davvero interessanti.

La stella morta, l’assenza d’atmosfera e la superficie

A quanto pare, infatti, la bassa percentuale di luce polarizzata implicherebbe, in primis un’assenza d’atmosfera. La stella morta, pertanto, sarebbe priva di quello che è l’involucro gassoso che sembrava essere una costante di tutti i corpi celesti. Ma non solo: il team ha anche scoperto che l’angolo di polarizzazione della luce, a energie più elevate, sembrava invertirsi di 90 gradi. Questo significherebbe, invece, che è presente una superficie solida, una sorta di crosta che potrebbe essere circondata da una magnetosfera esterna piena di correnti elettriche.

La co-autrice dello studio sulla scoperta di IXPE, la professoressa Silvia Zane ha dichiarato: «Tutto ciò che abbiamo scoperto e rilevato, è inaspettato. Eravamo convinti che 4U 0142+61 avrebbe avuto un’atmosfera. Invece, supponiamo che il gas della stella abbia raggiunto un punto critico e sia diventato solido, in modo simile all’acqua che si trasforma in ghiaccio. Adesso, occorre studiare le altre magnetar».

La stella morta: punto di partenza studiare le magnetar

Quali saranno i prossimi passi? Per gli scienziati, appunto, è il momento di studiare le altre magnetar. Secondo il co-autore dello studio, il dottor Roberto Taverna, infatti, ogni stella potrebbe avere una propria storia: «Ci sono diversi fattori da prendere in esame, come la temperatura: un gas più caldo richiederà un campo magnetico più forte per diventare solido. Per questo, è essenziale osservare stelle di neutroni più calde con un campo magnetico simile, per capire come si evolvono».

Insomma, per scoprire se le stelle di neutroni altamente magnetizzate hanno, in effetti, di default una superficie solida o se 4U 0142+61 è un’anomalia, non resta che aspettare nuovi studi e nuovi approfondimenti.

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