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Attenzione, se la vedete è pericolosa (e sta invadendo i nostri mari)

È tanto bella quanto pericolosa: la Caravella Portoghese è tornata a infestare i mari italiani e ha già condotto una donna in ospedale.

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È un vero spettacolo per gli occhi, quasi mozzafiato: un animale brillante, trasparente, dai colori accesi che tendono dal blu elettrico al viola. Peccato che, più che qualcosa da ammirare, è qualcosa da cui scappare: la Caravella Portoghese è infatti un celenterato che può provocare seri gravi all’uomo.

La brutta notizia è che, purtroppo, quest’estate in molti potrebbero averci a che fare. La Caravella Portoghese, molto simile a una medusa, sta invadendo buona parte dei mari italiani (in particolari quelli del Sud della Penisola). E ha già portato una donna in terapia intensiva.

Come si riconosce la Caravella Portoghese?

Ma andiamo per ordine: come si riconosce questo animale marino? Come abbiamo già detto, somiglia a una sorta di medusa, gelatinosa, ma non lo è. Nello specifico è quello che viene chiamato “animale coloniale“, ovvero una sorta di macro organismo formato da un insieme di piccoli animali,  precisamente dei polipi e quattro meduse, connessi tra loro in modo tale da funzionare come se fossero degli organi.

L’aspetto è molto particolare: c’è una parte superiore, la cresta, gonfia e sempre traslucida, dal colore trasparente con delle venature azzurro o rosa acceso. Questa parte rimane generalmente fuori dall’acqua o comunque poco sotto la superficie, mentre subito sotto si trova un corpo luminoso, che può avere tonalità blu, rosa intenso o viola, che va dai 9 ai 10 centimetri.

Infine, ci sono i tentacoli, lunghi e gelatinosi, che vanno da 15 centimetri a ben 10 metri, di colore blu o viola molto scuro. Sono proprio questi a essere pericolosissimi, perché i polipi aggregati della Caravella li usano per trasmettere il loro potente veleno.

Cosa succede se si viene toccati da una Caravella Portoghese?

Le conseguenze del tocco di una Caravella Portoghese sono diverse, ma non sono mai piacevoli. In caso di shock allergico grave, può sopraggiungere anche la morte. Di base, comunque, la prima reazione visibile sono delle impronte brucianti (con conseguente solco nel caso il contatto sia stato prolungato), che si trasformano velocemente in piaghe. Il dolore e il bruciore di queste impronte dura per giorni.

Le altre reazioni possono comprendere febbre, anche alta, vomito, diarrea, nausea, emicrania e difficoltà di coordinazione. Nei casi più gravi possono risultare compromesse le funzioni respiratorie e cardiache e si può entrare anche in coma, con necessità di monitoraggio costante. Potrebbero, inoltre, presentarsi gravi conseguenze attorno ai punti della zona urticata e potrebbero ingrossarsi visibilmente i linfonodi.

La Caravella Portoghese in Italia

Come abbiamo già accennato, la Caravella Portoghese è presente in Italia. In particolare, attualmente sembra starsi diffondendo nel Mar Mediterraneo. Negli anni passati, la presenza della Caravella è sempre stata minima: si tratta infatti di una specie atlantica che difficilmente si spinge verso i mari italiani.

Il riscaldamento globale, però, sta facendo sì che molte specie marine animali tendano a spostarsi più di frequente e la Caravella non è un’eccezione. Una volta avvistata, l’unica cosa da fare è starle alla larga. I medici, inoltre, in caso di contatti non troppo gravi, consigliano di tenere la parte toccata in acqua a una temperatura di circa 45 gradi per almeno 20 minuti, al fine di minimizzare gli effetti del veleno.