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Un tesoro di antiche monete scoperto in Olanda: si tratta di un ritrovamento raro

In Olanda due archeologi dilettanti hanno scoperto un bottino di guerra molto antico: il tesoro in monete di un soldato romano, reduce dalla conquista della Britannia

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Monete antiche Fonte foto: Museo Nazionale di Antichità dei Paesi Bassi (Rijksmuseum van Oudheden) di Leiden

Una scoperta decisamente affascinante è avvenuta in Olanda. Gli archeologi hanno infatti messo le mani su un gruzzolo di ben 44 monete d’oro, che portano il nome del re celtico Cunobelino. Ecco la loro affascinante storia.

Un tesoro in monete

In un campo olandese è stato ritrovato un “piccolo” tesoro in monete d’oro. Sono in totale 44 e riportano l’iscrizione di re Cunobelino. Gli esperti ritengono che, probabilmente, si tratti del bottino di guerra di un soldato romano, reduce dalla conquista della Britannia.

Il collegamento è stato facilitato dal ritrovamento di queste monete, dette stateri, insieme con 360 monete romane. Gli autori della scoperta sono due archeologi dilettanti che, armati di metal detector, si sono imbattuti in un tesoro in un campo a Bunnik, vicino Utrecht. Tutto lascia pensare che la somma in questione sia stata elargita come paga al soldato.

Questa scoperta ha una portata considerevole, trattandosi della prima collezione di composizione mista rinvenuta nell’Europa continentale. Dal punto di vista storico, tutto lascia supporre come le monete vennero deliberatamente sepolte in una fossa poco profonda, conservate in un sacchetto di stoffa o pelle.

Per quanto possa sembrare sorprendente, erano a meno di 30 cm dalla superficie. Ma a quanto ammonterebbe quella somma, riportata al tempo degli antichi romani? Si parla in maniera sensata di tesoro, perché la cifra equivaleva a 11 anni di stipendio di un normale soldato.

L’analisi degli esperti

Il ritrovamento ha portato alla consegna delle monete alle autorità, che hanno provveduto ad analizzarle nel dettaglio. Si suppone che quattro degli stateri britannici siano da considerarsi emissioni postume. Sarebbero state coniate, dunque, dai successori di Cunobelino.

L’ampio intervallo cronologico esistente tra le monete ritrovate lascia supporre una mancata selezione per qualità, peso e contenuto d’oro. Tutto indica un bottino della prima conquista romana della Britannia, sotto il generale Aulo Plauzio.

Accumulate, le monete sarebbero state distribuite all’esercito come un dono. Una ricompensa comune dopo una campagna di successo. È questa la teoria del Museo nazionale olandese delle antichità di Ledia, dove il tesoro è attualmente esposto.

Le monete romane

Come detto, il tesoro è composito. Guardando alle monete romane, 72 sono aurei, ovvero conio dall’alto valore. Nel gruzzolo, poi, sono stati ritrovati 288 denari d’argento. La datazione va dal 200 a.C. al 47 d.C. circa. Le monete più recenti sono state coniate nel 46-47 d.C. e recano il ritratto dell’imperatore Claudio.

Tra i pezzi d’argento sono stati ritrovate anche monete dell’epoca di Giulio Cesare. In una è raffigurato inoltre Giuba, re della Numidia, nell’Africa nord-occidentale (oggi sarebbe l’Algeria). Un lavoro portato a termine da Gert-Jan Messelaar e Reinier Koelink. La loro caccia al tesoro risale all’ottobre del 2023. I due hanno rinvenuto ben 381 monete. Un secondo scavo a opera dell’Agenzia per il patrimonio culturale dei Paesi Bassi, invece, ha aggiornato il conto con ulteriori 23 monete.

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