Netflix supera un altro record, ma costa sempre di più
Per l'ennesima volta Netflix dimostra che la "crisi" del 2022 era solo un fuoco di paglia: numeri record per il terzo trimestre e la piattaforma festeggia aumentando i prezzi a italiani e spagnoli
Giovedì 17 ottobre Netflix ha pubblicato la sua ultima relazione finanziaria trimestrale, quella relativa ai dati sul terzo trimestre 2024 (luglio-agosto-settembre), e subito dopo il titolo è schizzato alle stelle alla borsa di New York. I risultati del trimestre, infatti, sono eccellenti e persino migliori di quanto previsto.
La piattaforma di streaming ha aumentato il numero degli utenti, ha aumentato la redditività per ogni utente e, soprattutto, ha dimostrato al mondo che qualunque cosa faccia, alla fine vince sempre. E, infatti, ha aumentato di nuovo i prezzi.
Netflix: +5 milioni di utenti
I numeri pubblicati da Netflix parlano chiaro: gli utenti alla fine del terzo trimestre 2024 sono ben 282,72 milioni nel mondo, oltre 5 milioni in più rispetto a quelli del trimestre precedente (che, a loro volta, erano 8 milioni in più di quelli del trimestre precedente).
Di conseguenza, gli introiti del terzo trimestre sono da record: 9,8 miliardi di dollari, contro i 9,5 miliardi del trimestre precedente. La previsione dei ricavi per l’ultimo trimestre 2024, quello di Natale, è di 10,1 miliardi di dollari.
Ma la cosa che importa di più agli azionisti non è tanto il numero di utenti, quanto la redditività di ogni abbonamento: quanti soldi guadagna Netflix da ogni abbonato.
Anche questo dato è in forte crescita, visto che il Margine Operativo Lordo (che, in linea di massima, indica la redditività dell’azienda) è cresciuto dal 27,2% del secondo trimestre 2024 al 29,6% del terzo trimestre.
Sono numeri incredibili, nel mondo dell’economia e della finanza, e pochissime aziende al mondo performano così bene come Netflix.
Netflix: con pubblicità o senza
Altra ottima notizia per chi ha comprato le azioni di Netflix: oltre la metà dei nuovi abbonati ha scelto il piano Standard con pubblicità. Ancora una volta, quindi, Netflix ha dimostrato di avere ragione, smentendo coloro che pensavano che inserire la pubblicità avrebbe fatto fuggire gli abbonati.
E, invece, non solo gli abbonati non sono fuggiti ma, alla fine, scelgono in massa l’abbonamento con gli spot. Questa è una cosa importantissima per Netflix, perché in futuro la piattaforma di streaming potrà guadagnare di più da ogni singolo utente sia aumentando il prezzo dell’abbonamento, sia aumentando la quantità di pubblicità trasmessa.
Netflix alza ancora i prezzi
A testimonianza del momento d’oro di Netflix arriva anche l’ultimo aumento del prezzo dell’abbonamento, in Italia e in Spagna. Nel nostro Paese, adesso, l’abbonamento Standard con pubblicità (definite “brevi e non invasive“) costa 6,99 euro al mese.
L’abbonamento Standard senza pubblicità costa il doppio: 13,99 euro. L’abbonamento Premium, che è l’unico che permette di vedere film e serie TV in 4K con HDR, costa adesso 19,99 euro al mese.
Netflix preferisce di gran lunga che il nuovo abbonato scelga il piano con pubblicità: lo propone per primo e, anche quando l’utente esplora le altre alternative, il piano Standard con pubblicità resta quello preselezionato.