Progetto Kuiper: Amazon chiede aiuto a Elon Musk
Project Kuiper ha stretto una partnership con SpaceX per lanciare in orbita i satelliti che andranno a comporre la sua costellazione. I prossimi lanci a metà 2025
Dopo i primi test effettuati con successo all’inizio del mese scorso, Project Kuiper continua a far parlare di sé, stringendo una partnership inaspettata per il lancio dei prossimi satelliti della sua costellazione.
L’azienda di proprietà di Amazon, infatti, ha stipulato un accordo niente di meno che con SpaceX, società di Elon Musk e competitor diretto grazie alla rete Starlink, per “affittare” i razzi Falcon 9 per i prossimi lanci.
Un’alleanza sicuramente inaspettata che, oltre a dimostrare la volontà di Project Kuiper di spingere il piede sull’acceleratore, evidenzia anche la chiara superiorità di SpaceX in questo settore.
Project Kuiper e SpaceX, i nuovi accordi
Da quanto annunciato, la partnership tra le due società riguarderebbe (al momento) solo tre lanci che sono stati programmati a partire dalla metà del 2025.
Amazon non ha specificato quanti satelliti caricherà a bordo del Falcon 9 e tantomeno i termini economici dell’accordo ma, con buone possibilità, non si tratterà di un “affitto” economico.
Del resto che Amazon abbia bisogno di “un passaggio” verso l’orbita terrestre è risaputo e il colosso tecnologico ha già acquistato ben 77 lanci in passato, stringendo accordi con molti dei principali attori del settore tra cui Arianespace, ULA e Blue Origin.
Tuttavia, vista la competizione sul dominio dell’orbita terrestre, è strano che la nuova partnership arrivi proprio con SpaceX, visto che Starlink rappresenta uno dei principali concorrenti di Amazon nella corsa per la realizzazione di un sistema di connessioni satellitari in banda larga.
Ma se da un lato la concorrenza è molto agguerrita, dall’altro è chiaro che SpaceX al momento è l’unica azienda capace di fornire un trasporto del genere in tempi ragionevolmente brevi e a prezzi più vantaggiosi.
E a testimonianza di ciò, anche una causa ai danni di Amazon, sostenuta da alcuni finanziatori del Progetto Kuiper, che (forse nell’impazienza di veder realizzata la costellazione di satelliti del colosso dell’e-commerce) hanno citato in giudizio la società per non aver scelto i servizi di SpaceX, nonostante siano più economici rispetto alla concorrenza.
A che punto è Project Kuiper
Project Kuiper, rispetto alle aziende concorrenti come Starlink e OneWeb, è ancora piuttosto indietro nella costruzione di una costellazione di satelliti nella bassa orbita terrestre.
Tuttavia i recenti test effettuati, hanno dato un esito più che positivo e, nonostante tutti i limiti del caso dovuti a un’infrastruttura ancora incompleta, hanno acceso subito i riflettori sul progetto e sulle sue future applicazioni.
Ottimisticamente, dunque, la rete satellitare di Amazon sarà online entro il prossimo decennio, arrivando al fianco delle molte altre società interessate a un servizio del genere, che sono già a al lavoro sulla realizzazione della propria costellazione.
Visti, quindi, i successi registrati a inizio novembre, i futuri lanci di satelliti potrebbero essere cruciali per l’azienda di Seattle, anche se per potenziare la propria rete ha bisogno di chiedere aiuto alla concorrenza, ma come accade spesso in questi casi, il fine giustifica i mezzi.