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In Italia nasce un nuovo Centro Spaziale: ecco dove. Tutto sul progetto

Forte investimento italiano per un nuovo centro spaziale. L'obiettivo è fare concorrenza a Starlink e non solo

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Centro Spaziale in Italia Fonte foto: Ministero delle Imprese e del Made in Italy

L’Italia investe sul futuro e sullo spazio. Verrà infatti aperto un centro di controllo della nuova costellazione di satelliti europea, Iris ². Il tutto presso il Centro spaziale del Fùcino, in Abruzzo, per le connessioni internet.

Un investimento che va ad ampliare le attività del teleporto per usi civili. Questo viene già adoperato per controllare i satelliti artificiali, per servizi di rete hosting, multimediali e televisivi, così come per le telecomunicazioni satellitari.

L’annuncio del ministro Urso

L’importante annuncio è stato dato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, che si è recato in visita presso il centro nell’ambito di un evento organizzato da Telespazio e Leonardo. Di seguito riportiamo le sue parole.

“La decisione odierna ci permetterà di rafforzare la leadership di questo centro, che è già il più importante e significativo teleporto civile al mondo e verrà raddoppiato con investimenti superiori a 50 milioni di euro, grazie all’azione del governo, del governatore Marsilio e delle aziende che fanno capo al gruppo Leonardo. L’operazione avrà un impatto occupazionale pari a 200 addetti diretti e indiretti, ponendo l’Abruzzo al centro delle politiche spaziali europee. La colonizzazione dello Spazio rappresenta il futuro dell’umanità e il nostro Paese deve avere un ruolo da leader. Per l’Italia e l’Abruzzo il 2024 è l’anno dello Spazio”.

Starlink italiano

Perché in riferimento a questo progetto si sta parlando anche di Elon Musk? Nulla a che vedere con una partecipazione del celebre miliardario. Lo si cita perché la nuova costellazione Iris ² dovrebbe essere in grado di competere proprio con il comparto di satelliti Starlink di Musk e Kuiper di Jeff Bezos. Ciò garantirebbe una copertura internet via satellite “di prima mano”.

Larray di Iris ² è composto da ben 170 satelliti, che garantiranno comunicazione per i governi dell’Unione europea. Permetteranno, però, anche di offrire dei servizi commerciali a banda larga in aree servite poco, male o per nulla. Quando tutto ciò? Si prevede che tale progetto diventi realtà tra il 2025 e il 2027.

Il futuro delle telecomunicazioni è rappresentato dalle costellazioni di satelliti in orbita terrestre bassa. L’Italia non può davvero permettersi di non tentare di prendere parte a questa “festa”. Ne va del futuro della competitività del Paese. Tutto ciò rappresenta una decisione che riconosce l’eccellenza di questo sito. Qui, dal 2010 ormai, trova spazio il centro di controllo di Galileo, sistema di navigazione e localizzazione satellitare europeo.

Per fortuna i tempi di realizzazione e attuazione di tale progetto sono relativamente brevi, considerando quelle che sono le normali attese per operazioni di questo tipo. La Commissione Ue dovrebbe partire entro fine anno ad assegnare i primi contratti per questa costellazione di satelliti. Ciò spiega la necessità di accelerare nettamente i tempi “per la sicurezza e la sovranità digitale del nostro continente. Industria e Spazio saranno altresì al centro della prima ministeriale del G7 a guida italiana che si svolgerà a Verona il 14 marzo e sarà un’occasione di confronto importante con le altre grandi democrazie occidentali”.

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